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Il ritorno del "grande centro", la cui ala sinistra è sempre più affollata

L'operazione Di Maio e'destinata a far parte del “campo largo” nella mente di Letta. Anche i residui dei grillini sono destinati a tale sorte non avendo altre prospettive. Degli altri centrini Calenda si e' specializzato nella sua funzione di prendere voti a destra per portarli a sinistra

printDi :: 27 giugno 2022 20:02
Il ritorno del grande centro, la cui ala sinistra è sempre più affollata

(AGR) di Ruggero Cametti

La recente “uscita” di Luigi Di Maio, uscita sia di contenuti che di posizione dal movimento grillino ,ha dato corpo al giudizio che da anni Piero Sansonetti esterna sul movimento cinque stelle: il nulla ha prodotto il nulla. Le affermazione del Di Maio circa uno non vale uno, basta con l'odio, operazione di verita', contrastano in modo patente con la prassi percorsa negli ultimi anni.

 
Ognuno puo' sempre cambiare idea ma ci vorrebbe un periodo di verifica fattiva onde permettere agli osservatori di capire la direzione ideale. Per intanto l'operazione sembrerebbe collocarsi verso il centro dello schieramento politico.

Centro sempre piu' affollato ma con alcuni distinguo da fare. Pare che Bruno Tabacci, senatore, dara' la propria adesione al gruppo del Senato di Insieme per il Futuro in quanto titolare di una lista gia' presente alle elezioni del 2018 : ma Tabacci e' un esponente stabilmente inserito nelle logiche del Partito Democratico. Qundi l'operazione Di Maio e'destinata a far parte del “campo largo” nella mente di Letta. Anche i residui dei grillini sono destinati a tale sorte non avendo altre prospettive. Degli altri centrini Calenda si e' specializzato nella sua funzione di prendere voti a destra per portarli a sinistra, come ha dimostrato alle elezioni comunali di Roma dove ha finito per sostenere Gualtieri. Renzi (che rimane quanto di meglio ha prodotto il Partito Democratico come fucina di esponenti nuovi), nel mentre che fida sulla propria indubbia abilita' manovriera , non manca spesso l'appuntamento a sinistra come per le elezioni di Letta a deputato di Siena.

Dall'altro lato dello schieramento Toti, Brugnaro e Lupi hanno confermato l'adesione al centro destra.

Il governo sembra reggere come ha dichiarato Draghi ad un giornalista che chiedeva se si sentiva piu' o meno stabile : “come prima”, ha risposto il Presidente del Consiglio intento a occuparsi dei problemi emergenti. Inflazione, guerra, energia, siccita' sono le preoccupazioni che dettano le sue linee d'azione.

NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali.

Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)

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