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(AGR) Tentato omicidio in corsia al Sant'Andrea, paziente si scaglia con violenza contro il compagno di stanza, arrestato

Un indiano di 43 anni, ricoverato nel reparto di gastroenterologia, ha improvvisamente dato in escandescenze scagliandosi contro il suo compagno di stanza, un romano di 84 anni. L'aggressione è stata di inaudita violenza: l'uomo ha iniziato a percuotere l'anziano, tentando di soffocarlo. Arrestato

printDi :: 28 dicembre 2025 18:30
Carabinieri Trionfale intervenuti per bloccare indiano

Carabinieri Trionfale intervenuti per bloccare indiano

(AGR) Ieri sera, intorno alle 23:00, le corsie dell’ospedale Sant’Andrea sono state teatro di una notte di follia che ha richiesto l'intervento urgente dei Carabinieri della Stazione Roma Tomba di Nerone.

Un cittadino indiano di 43 anni, ricoverato nel reparto di gastroenterologia, ha improvvisamente dato in escandescenze scagliandosi, per motivi tuttora sconosciuti, contro il suo compagno di stanza, un romano di 84 anni. L'aggressione è stata di inaudita violenza: l'uomo ha iniziato a percuotere l'anziano, tentando poi di soffocarlo a mani nude mentre si trovava a letto. Solo il tempestivo intervento del personale medico, che ha udito i rumori provenire dalla camera, ha interrotto l'azione delittuosa salvando la vita all'anziano.

 
All'arrivo dei Carabinieri, chiamati per sedare la situazione che nel frattempo era degenerata coinvolgendo anche i familiari della vittima, il 43enne si è scagliato con violenza contro i militari, aggredendoli e spintonandoli nel tentativo di opporsi all'arresto. A seguito della colluttazione, i Carabinieri hanno riportato alcune ferite, venendo prontamente medicati presso lo stesso nosocomio.

L'uomo è stato bloccato e tradotto presso la casa circondariale di Regina Coeli. Dovrà rispondere di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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