Colleferro, denunciato responsabile cantiere edile, 18 mila euro di sanzioni per aver impiegato immigrati clandestini
Il responsabile di un cantiere edile è stato denunciato per aver impiegato manodopera di immigrati clandestini, non regolarizzati, oltre ad aver violato le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Successivamente i Carabinieri hanno sospeso l’attività


Carabinieri Colleferro controlli territorio
(AGR) I Carabinieri della Compagnia di Colleferro, unitamente ai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Roma, hanno effettuato mirato servizio di controllo del territorio, predisposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Roma, finalizzato al contrasto e alla repressione della criminalità diffusa con particolare riferimento alla prevenzione e repressione delle violazioni al codice della strada.
Il bilancio dell’operazione, svolta con particolare riguardo nei territori di Colleferro e Artena, è di 5 persone denunciate a piede libero e un uomo segnalato al Prefetto per possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei controlli, tre cittadini albanesi, sono stati denunciati perché al controllo sono risultati irregolari sul territorio nazionale. Successivamente sono stati accompagnati presso gli uffici della Questura di Roma per la successiva espulsione dal territorio nazionale;
Un 60enne del luogo, invece, è stato denunciato in stato di libertà poiché’ sorpreso alla guida della propria autovettura con un tasso alcolemico superiore a quello consentito. Per lui è scattato il ritiro della patente e la denuncia alla Procura della Repubblica di Velletri, oltre al sequestro del veicolo;
A Valmontone, un 17enne è stato segnalato al Prefettura poiché trovato in possesso di modiche quantità di stupefacenti destinate all’uso personale.
Complessivamente, i Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno identificato 85 persone e controllati 55 veicoli, alcuni di questi sanzionati per delle violazioni al codice della strada con una multa complessiva di 500 euro.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.