Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

Giornata Mondiale del Rifugiato, mercoledì 28, in Campidoglio la proiezione del film "Sue"

Barbara Funari, assessore politiche sociali: al termine della proiezione è previsto un momento di riflessione e di  confronto tra i partecipanti, con interventi del pubblico sui temi affrontati dal film. Nel film si affronta il delicato ed attuale tema della tratta di esseri umani

printDi :: 25 settembre 2022 14:08
giornata mondiale rifugiato Immagine film Sue

giornata mondiale rifugiato Immagine film Sue

(AGR) “Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che, dal 1914, rappresenta un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle opportunità offerte dalla migrazione, ricordare le diverse categorie di persone vulnerabili in movimento e sostenerle mentre affrontano molte sfide con politiche dell’accoglienza. Sono ormai 90 milioni i richiedenti asilo e rifugiati al termine di questo anno: vittime della tratta, della violenza e di ogni forma di sfruttamento. Come assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute - spiega l’Assessora Barbara Funari - abbiamo voluto mercoledi 28 settembre organizzare un’iniziativa per ricordare la Giornata del Rifugiato, offrendo un’occasione di riflessione con la proiezione, dalle 9 alle 13, presso la sala Laudato Sì in Campidoglio, del film ‘Sue’ che affronta il delicato ed attuale tema della tratta di esseri umani e lo sfruttamento”. 
Il documentario, scritto e diretto da Elisabetta La Rosa, è prodotto e distribuito dalla Movie Factory srl e
interpretato da Joy Ezekiel, Rita Aghoghovwia e Isoke Aikpitanyi. 
Viene raccontata la commovente e straziante storia di tre donne, tre generazioni accomunate da un identico sfortunato percorso di vita nel momento in cui decidono di abbandonare la terra da cui provengono fatta di guerre, carestia, povertà per cercare una nuova, migliore, possibilità di vita in Italia.
“Una speranza - spiega la regista Elisabetta La Rosa -  per tante altre donne schiave, una speranza per gli uomini persi ed egoisti nei loro impulsi allucinanti, una speranza collettiva e trainante verso sensibilità migliori per un’umanità meno ferita e più integra.”
Al termine della proiezione è previsto un momento di riflessione e di  confronto tra i partecipanti, con interventi del pubblico sui temi affrontati dal film.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE