Nei piccoli comuni: obbligati ad acquistare a prezzi "gonfiati" per l'impossibilità di spostarsi
La denuncia arriva dal capogruppo di FdI Fabrizio Ghera che invita la GFuardia di Finanza ad effettuare controlli nei piccoli centri dove, gli avrebbero segnalato, vengono praticati prezzi elevati di generi alimentari sfruttando l'impossibilità dei cittadini d
(AGR) “La Guardia di Finanza faccia verifiche sull’allarme che giunge dai Comuni più piccoli, quelli serviti da un unico punto vendita di alimentari o mini supermarket, riguardo alla segnalazione di prezzi più alti del dovuto. Chi risiede in piccoli centri dell’interno o in zone montane, non può spostarsi per rifornirsi nei grandi super mercati dei maggiori centri abitati, stante la norma che limita la circolazione.
Se veramente i prezzi sono “gonfiati”, si tratterebbe di una speculazione vera e propria, che va stroncata subito. Pensionati, lavoratori precari ora disoccupati per lo stallo delle attività lavorative, persone già prive di occupazione prima del Coronavirus, rischiano di non riuscire ad acquistare cibo a sufficienza. Ne i Sindaci potranno aiutarli, con la cifra che l’amministrazione Zingaretti devolverà in buoni spesa per le famiglie in gravi difficoltà economiche, che per alcuni Comuni ammontano a non più di mille euro.” E’ quanto si legge in un comunicato stampa del consigliere Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio.