Roma, blitz della Polizia al Pigneto, sgomberata struttura ricettiva irregolare con affitti in nero a 500 euro ed allacci abusivi
Nel corso dell' intervento, i poliziotti hanno identificato 12 persone di nazionalità peruviana e cubana, ospiti “in nero” del gestore. Uno nascondeva una pistola con caricatore, dosi di cocaina e materiale per il confezionamento. Un secondo è risultato destinatario di un ordine di carcerazione


Polizia blitz notturno al Pigneto
(AGR) Era nato come un affittacamere ad uso turistico, ma nel tempo si era trasformato in una struttura alimentata da allacci abusivi alla rete elettrica e frequentata da stranieri irregolari, anche indiziati di coinvolgimento in attività di spaccio di sostanze stupefacenti ed altre forme di criminalità. È quanto scoperto dalla Polizia di Stato al Pigneto.
La struttura, già attenzionata nel 2018 dagli agenti del Commissariato di P.S. Porta Maggiore, era risultata priva delle autorizzazioni necessarie, motivo per il quale, all’epoca della prima ispezione, il titolare era stato sanzionato e denunciato all’autorità giudiziaria per esercizio abusivo dell’attività illecita.Già in passato, inoltre, i controlli rivolti alla struttura avevano permesso di ricostruire che il gestore ospitasse regolarmente, dietro pagamento di 500,00 euro mensili a persona, stranieri irregolari, molti dei quali noti alle Forze dell’ordine. Anche in quell’occasione, il titolare della struttura era stato sanzionato, con contestuale sospensione dell’attività.
L’espediente è stato scoperto nel corso dell’ultimo blitz degli agenti del Commissariato di P.S. Porta Maggiore, arricchito dalla presenza di tecnici ARETI, che hanno effettivamente accertato le modifiche apportate illegalmente.
Nel corso dello stesso intervento, i poliziotti hanno identificato 12 persone di nazionalità peruviana e cubana, ospiti “in nero” del gestore.
Uno di loro nascondeva in stanza una pistola con caricatore rifornito, nonché dosi di cocaina e materiale per il confezionamento.Un altro residente, invece, è risultato destinatario di un ordine di carcerazione per precedenti reati contro il patrimonio emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e, pertanto, accompagnato alla casa circondariale di Rebibbia.
Al termine delle operazioni di liberazione dell’immobile è stata data esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Roma.Gli occupanti con minori al seguito sono stati ricollocati in strutture idonee, mentre lo stabile è stato restituito ai legittimi proprietari.Per completezza si precisa che, in considerazione dell’attuale stato del procedimento, per gli indagati vige il principio di presunzione di non colpevolezza fino ad un accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito