Roma Quarticciolo, aggirato il cordone delle vedette, 4 pusher in manette
I poliziotti sono penetrati tra gli stabili di viale Palmiro Togliatti sfruttando le moto per spostarsi rapidamente e sorprenderli prima ancora che le “sentinelle” riuscissero a dare l’allarme. 4 i pusher arrestati tutti di origine tunisina


Polizia arresti al Quarticciolo dei Falchi della Squadra Mobile
(AGR) Con una operazione chirurgica, i Falchi della Squadra Mobile hanno “spezzato” il cordone delle vedette del quartiere, riuscendo ad aggirare un sistema collaudato e creato ad hoc per proteggere “gli scambi” tra gli spacciatori di zona ed i clienti fidati ed avvisarli, al contempo, dell’arrivo delle Forze dell’ordine.
I poliziotti si sono fatti largo tra gli stabili di viale Palmiro Togliatti sfruttando le moto per spostarsi rapidamente e sorprenderli prima ancora che le “sentinelle” riuscissero a dare l’allarme.
Poche ore dopo, le manette sono scattate per altri due giovani, sempre di origine tunisina. Agivano nei pressi dei noti “muretti”, sfruttando il sistema della “staffetta” per scortare il cliente di turno fino al momento della consegna.
Anche in questo caso, i poliziotti hanno anticipato le mosse delle vedette: una volta dato “l’allarme”, era già troppo tardi perché i due potessero dileguarsi.
I quattro pusher arrestati sono ora gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e le dosi rinvenute al loro seguito sono state sottoposte al vincolo del sequestro.
Il faro delle Forze dell’ordine sull’area del Quarticciolo resterà acceso senza soluzioni di continuità, nell’obiettivo, condiviso in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, di tracciare i fenomeni di illegalità e di marginità sociale che imperversano sul territorio e restituire quest’ultimo ai cittadini onesti che lo vivono nel quotidiano.
Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, gli indagati devono ritenersi innocenti fino ad accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.