Roma, 24 marzo 2011, 67° anniversario Fosse Ardeatine

Fosse ardeatine
Le cerimonie sono organizzate come ogni anno dall'ANFIM (Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri caduti per la libertà della Patria – Presidenza nazionale) e vedono la partecipazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del sindaco Gianni Alemanno e di numerose autorità.
Alle 9.15, al Mausoleo Ardeatino (via Ardeatina 174), il Sindaco partecipa oggi all'omaggio del Presidente della Repubblica ai martiri delle Fosse. Alle 10.45, poi, sotto il Tempio Maggiore ebraico in Lungotevere de' Cenci, il Sindaco depone una corona alla lapide che ricorda i caduti alle Cave Ardeatine.
Quest'anno, come si diceva all'inizio, l'anniversario cade all'indomani di un'importante scoperta: identificati i resti di Marco Moscati e di Salvatore La Rosa, tra le dodici tombe finora rimaste anonime nel sacrario delle Cave. L'identificazione, che fa scendere a dieci il numero delle vittime ancora ignote, è stata portata a termine dai carabinieri del Ris, che per mesi hanno indagato sul dna di ciò che rimane nei sepolcri anonimi delle Fosse. Moscati e La Rosa sono stati identificati grazie al confronto tra il dna dei loro resti e quello di alcuni parenti in vita.
Nella rituale lettura dei nomi delle vittime davanti alle tombe, stavolta dopo Emanuele Moscati risuonerà anche il nome del fratello Marco, ebreo partigiano, 24 anni al momento della fucilazione. Il tributo di sangue pagato dalla famiglia Moscati comprende dunque tre giovani vite: con Marco, Emanuele (trent'anni non compiuti) e David, morto ad Auschwitz a 17 anni. E sarà per la prima volta pronunciato il nome di Salvatore La Rosa, soldato siciliano in fuga dopo l'8 settembre, giunto a Roma, rinchiuso a Regina Coeli per una spiata e condotto a morte il 24 marzo 1944.
Fonte: Comune di Roma>