Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

Coronavirus, Foad Aodi (Amsi); Chiediamo un indagine internazionale sulla morte di Li Wenliang

printDi :: 08 febbraio 2020 12:30
Foad Aodi Fondatore Amsi e Umem

Foad Aodi Fondatore Amsi e Umem

(AGR) Cosi l'associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) ,l'Unione medica Euro Mediterranea (Umem) e il Movimento internazionale Transculturale inter professionale Uniti per Unire (UxU) esprimono condoglianze ai familiari del dr. Li Wenliang morto dopo giorni di sofferenza in ospedale tenuto in vita dai macchinari per la ventilazione extra corporea.

Ringraziamo il Dr. Wenliang per il suo coraggio a denunciare per primo l'inizio del contagio ma non fu creduto  anzi ha ricevuto un maltrattamento e la prigione.

 
Speriamo che anche gli altri 7 medici cinesi del gruppo che hanno annunciato insieme  al Dr. Li che nessuno li possa toccare e maltrattare come tanti altri medici e infermieri cinesi e stranieri che ricevono minacce tutti i giorni dalla polizia cinese nonostante stiano offrendo un servizio di assistenza sanitaria e a domicilio importante a Wuhan e provincia. Così dichiara  "Foad Aodi Fondatore Amsi e Umem e membro del Gdl Salute Globale Fnomceo che chiede una indagine internazionale sulla morte del Collega Cinese e si rivolge a tutti i medici e infermieri cinesi e stranieri in Cina, esprimendo a loro solidarietà e sostegno invitandoli a denunciare tutto senza paura vista la cura e la battaglia contro l'epidemia di Coronavirus dipende da loro e dal loro impegno costante come ci riferiscono i nostri colleghi cinesi e di origine straniera e arabo che sono in Contatto con noi dalla Cina".

Infine Aodi "nel ribadire la nostra denuncia iniziale contro Oms e Cina per il ritardo di annunciare il contagio e per fortuna tutte e due sia l'Oms che la Cina hanno ammesso il loro sbaglio, adesso avverte che l'emergenza oltre a fermare l'epidemia senza creare allarmismi, bisogna combattere la discriminazione nei confronti dei cinesi che sono aumentate del 60% a Gennaio, di non dare spazio alle strumentalizzazioni su farmaci per fini e interessi economici sulla pelle dei pazienti senza evidenze scientifiche, di tutelare ed ascoltare i professionisti della sanità cinesi di origine straniera che stanno collaborando insieme per l'interesse della salute come ci informa anche il medico di origine Yemenita che sta lavorando giorno e notte per prevenire e curare i pazienti che hanno bisogno di assistenza anche domiciliare", conclude Aodi.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE