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Ristorazione solidale: apre FarFood, nuovo progetto lavorativo di inclusione sociale

Nella Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa un nuovo punto ristoro aperto a tutti, un’attività unica nel suo genere (progettata per le tipologie di disagio) nata dalla collaborazione di professionisti del settore e ragazzi della cooperativa Il desiderio di Barbiana. Inaugurazione 8 aprile

printDi :: 04 aprile 2022 19:42
Ristorazione solidale: apre FarFood, nuovo progetto lavorativo di inclusione sociale

(AGR) Tutti coinvolti, dalla pulizia, al servizio e alla cucina, in una nuova iniziativa nata per favorire l’inclusione di ragazzi autistici, con disagio mentale o con disabilità psichica, ospiti della cooperativa e impresa sociale Il desiderio di Barbiana: l’8 aprile nella Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa inaugura FarFood, un bistrot aperto a tutti con cucina operativa dalle 7:30 alle 00:00 di venerdì, sabato, domenica e festivi (oltre che per eventi privati) nato con l’obiettivo di utilizzare il lavoro come strumento di inclusione sociale. Il progetto è stato realizzato grazie ai contributi della Diocesi di Civita Castellana, della Regione Lazio e di Fondazioni private, oltre ai tanti sostenitori che hanno dato un loro contributo sostenendo la nascita di FarFood.

Un’attività di ristorazione può essere anche molto impegnativa, come fare? Per permettere ai ragazzi di trovare la propria identità adulta e l’emancipazione, fondamentale è il processo di formazione che, attraverso il contributo al lavoro, favorisce l’inserimento nel legame sociale: il compito è affidato a Marcello Bastoni, responsabile del progetto FarFood ed esperto del settore Food & Beverage che, dopo trent’anni di attività e presenza a Roma con locali importanti, ha deciso di dare seguito alla propria passione, la pedagogia, lasciando tutto per donare il proprio know how al sociale, in veste di formatore pedagogico per Il Desiderio di Barbiana.
 
Affiancati da esperti del settore, i ragazzi di FarFood gestiranno fino a 90 coperti (30 interni e 60 esterni), con piatti buoni e inclusivi che, dalla colazione alla cena, verranno preparati da uno chef professionista che con la sua maestria esalterà prodotti BIO e KM0, con selezioni adatte ai vegani e senza glutine. Dal caffè ai gelati, un racconto del territorio che parla di gusto e solidarietà.
 
All’ingresso del bistrot è inoltre presente un’area shop dedicata alle eccellenze del territorio e ai prodotti generati dalle numerose iniziative di inclusione lavorativa sviluppate dall’impresa sociale. Tra questi l’intera linea di birre prodotte da L’Abbarrato - birrificio artigianale creato da Il Desiderio di Barbiana – proposte anche nel menu sia in bottiglia che alla spina.
 
Adiacente al bistrot è disponibile anche un’area BBQ self-service a disposizione dei visitatori della Riserva Naturale.
 
Il Desiderio di Barbiana, oltre al Birrificio L’Abbarrato e FarFood, ha all’attivo diversi servizi educativi-terapeutici quali agricoltura sociale, interventi assistiti con gli animali, inserimento lavorativo presso attività di ristorazione, oltre a Antenna 00100, due comunità diurne e residenziali per adulti e minori autistici e con disagio psicosociale.
 
“Nel bistrot FarFood non solo la singolarità di ognuno è accolta come il segno distintivo di uno stile personale, ma è anche la forza motrice del lavoro con i beneficiari - spiega Manuele Cicuti, Direttore Terapeutico della cooperativa Il Desiderio di Barbiana. Per coloro che vengono esclusi vogliamo continuare a inventare proposte e soluzioni che generino processi d’inclusione e contrastino la segregazione. Per questo motivo vorremmo aprire l’opportunità di FarFood anche a persone in sospensione del procedimento con messa alla prova o che partecipano ai Servizi per le Dipendenze patologiche. Ogni ragazzo o ragazza che arriva nella nostra struttura è, di fatto, già al lavoro e noi facciamo perno proprio sul suo lavoro per contribuire a far emergere una modalità specifica e caratteristica di ciascuno, al fine di inserirsi nella comunità, nelle occupazioni lavorative, nel tessuto sociale.”.
 

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