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Il nuovo ponte della Scafa "frena", SI avverte: meglio prevedere una ristrutturazione dell'attuale

Secondo le dichiarazioni rilasciate dall'architetto Spinozzi (Amici del lungomare) il progetto del nuovo ponte dovrebbe essere rivisto. L'opera prevedrebbe una struttura alta quasi 20 metri. S.I X Municipio: meglio allargamento dell'attuale e nuovo ponte

printDi :: 12 aprile 2021 18:12
un disegno del nuovo ponte della scafa

un disegno del nuovo ponte della scafa

(AGR) “Le recenti dichiarazioni dell’Architetto Bruno Spinozi, - afferma Marco Possanzini, portavoce Sinistra Italiana X Municipio - rilasciate ad una nota emittente televisiva del litorale, relativamente al permesso di costruzione del nuovo ponte della Scafa, il cui progetto, non terrebbe in debito conto la vicinanza dei canali di bonifica e quindi avrebbe bisogno di un completamento, comporterebbe il protrarsi dell’attesa per l’avvio dei lavori. L’opera, secondo noi, però andrebbe rivista integralmente, così come è stato concepita rischia di essere un danno enorme e non certo un’opportunità. Il progetto per il nuovo ponte della Scafa consisterebbe, infatti, nella realizzazione di un ponte alto più di 20 metri, praticamente come un palazzo di sette piani, tutto in cemento armato, realizzato in obliquo rispetto al tracciato del fiume nel punto di attraversamento, dotato di quattro corsie della lunghezza complessiva di più di due chilometri.

L’idea promossa è stata quella di realizzare un ponte al di sotto del quale riescano a transitare anche barche a vela e unità navali con un’altezza superiore ai dieci metri. Osservando il progetto redatto da “Risorse per Roma” si scopre che il vecchio ponte della Scafa, un’opera di “appena” 7 metri di altezza, non verrà demolito ma rimarrà dov’è e sarà utilizzato per ospitare tubature e impianti, oltre ad una pista ciclopedonale.

 
Non è così che si potrà migliorare la viabilità fra due comuni così vicini ma anche così lontani. - continua Possanzini - In realtà, si sta pensando di concentrare tutto il traffico veicolare sul Ponte della Scafa intasando quindi le vie d’accesso e la viabilità dell’Isola Sacra. Il Ponte della Scafa è l’unica infrastruttura, insieme al ponte sul Raccordo Anulare, che collega il comune di Roma con il comune di Fiumicino. Dobbiamo tener presente che più di mezzo milione di persone sono già oggi interessate da questa importante infrastruttura di collegamento e saranno ancora di più nel prossimo futuro in quanto la crescita delle città e l’addensarsi delle occasioni di lavoro proprio nei grandi centri urbani determinerà una necessità sempre maggiore di collegamento fra territori. E’ giunto il momento di superare le diffidenze ed aprire un confronto serio, costruttivo, aperto ai cittadini e concreto con tutte le Istituzioni competenti al fine di ripensare la mobilità, in chiave di sostenibilità, fra il comune di Fiumicino e quello di Roma. Invece di realizzare un megaponte in cemento armato, visto che non servirà per lo scopo previsto in quanto il vecchio ponte non sarà demolito, si metta mano al ponte della Scafa esistente con una ristrutturazione completa che preveda anche l’allargamento del ponte stesso così come la realizzazione di una pista ciclopedonale.

Con la cifra risparmiata - conclude Possanzini - si potrà finanziare e realizzare in tempi certi un secondo ponte di collegamento fra l’entroterra del Municipio X ed il comune di Fiumicino, un’opera assolutamente necessaria anche per alleggerire il traffico che transita quotidianamente su Isola Sacra. Un ponte nell’entroterra complementare al Ponte della Scafa, determinerà fra le altre cose un notevole risparmio di emissioni inquinanti in quanto si potrà coprire una distanza di pochi chilometri evitando di percorrerne dieci volte tanti”

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