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Alitalia-ITA, lavoratori in “corteo” sull’autostrada e in presidio all’Eur contro l’arroganza dell’azienda

Giovedì 9 assemblea a Fiumicino e convegno a Montecitorio

printDi :: 08 settembre 2021 22:54
Alitalia-ITA, lavoratori in “corteo” sull’autostrada e in presidio all’Eur contro l’arroganza dell’azienda

(AGR)  

Ottocento lavoratori Alitalia hanno dato vita nell’area tecnica del Leonardo da Vinci a un’assemblea, conclusa alle 16,30, durante la quale si è proceduto a stilare le richieste da presentare a ITA: tra queste la tutela dell’occupazione e la proroga della cassa integrazione al 2025.

 
L’assemblea è stata indetta da USB, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che hanno concordato l’impegno comune a non sottoscrivere la proposta presentata dal presidente esecutivo di ITA, Alfredo Altavilla, che aveva fissato un ultimatum (prendere o lasciare), in scadenza alle 17 di oggi.

Al termine dell’assemblea un lungo corteo di automobili ha percorso a passo d’uomo l’autostrada Roma-Fiumicino, destinazione via dell’Arte, sede di ITA all’Eur, dove nel frattempo con atteggiamento arrogante l’azienda aveva dato inizio alla riunione, rigettando la richiesta arrivata da Fiumicino di far slittare l’inizio alle 18.

Alla riunione erano presenti solamente Anpac, Anav, Anp e Fast Confsal, che si sono dichiarate disponibili a firmare l’accordo con l’azienda, scatenando l’ira dei lavoratori presenti all’affollatissimo presidio all’Eur.

USB, Cgil, Cisl, Uil e Ugl di fronte all’atteggiamento di ITA, che già oggi comincia a proteggersi schierando la polizia all’ingresso della sua sede e che, non contenta, ha diffuso un surreale comunicato sulla giornata, indicono a partire da domani assemblee sui luoghi di lavoro per proseguire la lotta contro un progetto pilota, supportato con tutta evidenza dal governo, teso a smantellare contratti e diritti. Appuntamento domattina alle 10 all’aeroporto di Fiumicino.

Nel pomeriggio, alle 16, USB organizza alle ore 16 un convegno sui diritti negati nella sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale, in piazza Montecitorio, con la partecipazione di giuristi, politici, sindacalisti e lavoratori.

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