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Poste, sciopero nazionale il 10 settembre dei lavoratori in somministrazione

I sindacati denunciano: non vi sono segnali di apertura di una trattativa, nonostante gli impegni presi con il Ministero dello Sviluppo Economico e, parallelamente, è iniziato un percorso di sostituzione dei lavoratori in somministrazione e mancato rinnovi

printDi :: 07 settembre 2020 11:07
ufficio postale

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(AGR) Il prossimo 10 settembre disagi in arrivo per gli utenti di Poste italiane per lo sciopero dei lavoratori in somministrazione indetto dalla triplice. "La situazione dei lavoratori in somministrazione in missione presso Poste, infatti, sta diventando sempre più drammatica. - spiega la nota sindacale - Non vi sono segnali di apertura di una trattativa, nonostante gli impegni presi con il Ministero dello Sviluppo Economico e, parallelamente, è iniziato un percorso di sostituzione dei lavoratori in somministrazione con esternalizzazioni diffuse e non sono state rinnovate le missioni per coloro che erano in scadenza nonostante le varie deroghe, volte a garantire la continuità occupazionale, contenute nella normativa emergenziale.

La strategia di Poste, se confermata, appare chiara: sostituire lavoratori somministrati, professionalmente formati, tutelati dai CCNL e garantiti nella parità di trattamento rispetto ai dipendenti diretti di Poste, con altri lavoratori, gestiti da appaltatori, con meno tutele e con salari molto più contenuti abbattendo in questo modo il costo del lavoro e la qualità del servizio. E' inaccettabile che a fronte di mobilitazioni, delle rassicurazioni ricevute dallo stesso Mise nel corso dell’incontro del 4 agosto scorso, circa l’apertura di un tavolo di confronto con Poste Italiane, e dell'evidente situazione di precarietà di vita e di lavoro di centinaia di persone, Poste non apra un confronto e si trinceri dietro a letture ed interpretazioni fantasiose delle norme, mentre abbatte diritti e tutele delle persone licenziando di fatto alcuni e sfruttando altri.

 
Per questo dobbiamo riprendere la mobilitazione. Felsa CISL Nidil CGIL Uiltemp UIL richiedono:

• immediata apertura di un confronto con Poste con la presenza del MISE a garanzia di quanto emerso dall'incontro del 4 agosto;

• mantenere i contratti di somministrazione attivi, sospendendo il processo di esternalizzazione, fino a quando non vi sia un accordo complessivo di tutela dei lavoratori in somministrazione

• continuità occupazionale a partire dalla somministrazione per tutti coloro che operano o hanno operato in Poste attraverso la somministrazione. Sulla base di queste rivendicazioni Felsa Nidil Uiltemp proclamano uno sciopero per l'intera giornata del 10 settembre per i lavoratori somministrati operanti in Poste, con presidio dalle ore 10 presso la sede del MISE"

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