Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

WWF, le donne protagoniste dello sviluppo dell'agricoltura multifunzionale, Italia leader in Europa

La Food Week del WWF ha celebrato oggi l'International Day of rural women. In Italia circa 1 impresa agricola su 3 è a conduzione femminile e il 32% (dato in crescita) vede la presenza di donne imprenditrici nel settore agricolo.

printDi :: 15 ottobre 2020 16:27
WWF, le donne protagoniste dello sviluppo dell'agricoltura multifunzionale, Italia leader in Europa

(AGR) In Italia circa 1 impresa agricola su 3 è a conduzione femminile e il 32% (dato in crescita) vede la presenza di donne imprenditrici nel settore agricolo, titolari di 361.420 aziende su un totale di 1.145.680*. L’agricoltura ‘in rosa’ conta 234.000 donne su un totale di 872.000 addetti, il 26,8%, ma nelle aziende cosiddette multifunzionali, quelle cioè che praticano agriturismo, mercati contadini, fattorie didattiche, fattorie sociali, trasformazione e vendita diretta di prodotti di fattoria, la percentuale di presenza femminile è più alta. Le donne tendono a rendere quindi l’agricoltura più ‘umanistica’ e sostenibile, una maggiore incidenza che si spiega con la naturale propensione femminile all’innovazione e alla multifunzionalità, la maggiore capacità di adattamento, il legame più forte con il territorio, la cultura, la tradizione e i saperi locali. Questa tendenza è anche legata al fatto che le donne non percepiscono l’azienda solo come fonte di reddito, ma anche come stile di vita.

La transizione ecologica del sistema agricolo quindi è donna, un dato importante che il WWF sottolinea in occasione dell’International Day of Rural Women - Giornata Internazionale delle Donne Rurali, una data istituita dall’Onu e che per l’Italia assume quindi un valore importante. L’agricoltura, infatti, è il principale ‘imputato’ per la perdita di biodiversità in Europa e in Italia il modello della multifunzionalità per il WWF è un riferimento per lo sviluppo socio-economico nei paesi che vivono gravi crisi, la via maestra per una transizione agroecologica dell’agricoltura.

 
NON SOLO FATTORIE: LA REALTÀ ITALIANA

L’azienda agricola multifunzionale è per il WWF una via preferenziale per promuovere e realizzare pratiche di lavoro basate sulla tutela e la valorizzazione del capitale naturale (natura – biodiversità), definendo e realizzando nuovi servizi (turistici, didattici e sociali), focalizzati su azioni nel settore della tutela e della fruizione dell’ ambiente e valorizzando il ruolo delle aziende agricole multifunzionali nel mercato del turismo di qualità e dei servizi pubblici.  L’Italia, con oltre 4,9 miliardi di euro, detiene il primato per valore della produzione delle attività di servizi forniti dall’agricoltura multifunzionale, seguita dalla Francia (4,5 miliardi) e dalla Germania (2,7 miliardi). In termini di incidenza delle attività di servizi sull’intero valore della produzione agricola per singoli paesi, l’agricoltura italiana si conferma essere la più multifunzionale d’Europa. Sono 22.661 il numero di aziende agrituristiche autorizzate ad operare in Italia nel 2016 (+1,9% rispetto al 2015), di cui circa il 39% sono a conduzione femminile.

Sono 2.291 il totale delle fattorie didattiche iscritte negli elenchi regionali istituiti dalle Regioni nel 2016, ma il numero stimato di fattorie didattiche in Italia è di 2.500 - 2.900 (se si considerano anche le aziende non riconosciute dalle Regioni). Sono invece 1.000 le aziende agricole in Italia coinvolte in progetti di agricoltura sociale, fra imprese agricole, cooperative sociali ed aggregazioni. Le fattorie didattiche e sociali sono essenzialmente aziende a conduzione femminile. **

Le donne hanno saputo costruire, con creatività e passione, aziende in gran parte a conduzione familiare, in grado di rispondere al bisogno della società di cibo genuino, prodotto con pratiche rispettose dell’ambiente, di servizi alla persona, di inclusione sociale e di attenzione alla tutela delle tradizioni e delle biodiversità locali.  Queste aziende, più di altre, hanno saputo contrastare gli effetti negativi della crisi sviluppando azioni di resilienza.

Le aziende al femminile hanno maggiori rendimenti economici

Dalla Banca dati RICA (2016) risulta che l’incidenza percentuale delle attività connesse in agricoltura sulla Produzione Lorda Vendibile (PLV) è passata a livello nazionale da 2.51% del 2008 al 7.04% del 2016. In particolare, per le aziende condotte da uomini aumenta dal 2.44% del 2008 a 6.80% del 2016, mentre per quelle condotte da donne dal 2.81% del 2008 all’8.19% del 2016.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE