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Ostia, via al dibattito sul PUA

printDi :: 15 gennaio 2020 18:21
spiagge libere

spiagge libere

(AGR) Il Piano degli arenili fa discutere, dopo l'o.k. della Commissione ambiente si apre il confronto. Il capogruppo del M5S Antonio Di Giovanni avverte: è un controsenso che il nostro parere non è vincolante

I nuovi “ambiti” del lungomare previsti dal PUA individua: gli stabilimenti balneari storici con valore architettonico, gli stabilimenti balneari con valore testimoniale, le spiagge libere, spiagge libere con servizi. Il Piano Urbano degli Arenili che cambierà l’aspetto del mare di Roma ha iniziato il suo iter in Municipio tra polemiche e distinguo.

 
Il presidente della Commissione Ambiente Francesco Vitolo ha sottolineato come il Piano allo studio del Campidoglio sia: “Storico per il destino del nostro Litorale. Il mare è una risorsa e come tale va riqualificato…. e legalizzato”.

In realtà, più che di un piano, condiviso o meno, come è stato più volte sottolineato, si tratta di un vero e proprio regolamento dettato dalla Regione Lazio per ridisegnare non soltanto Ostia ma anche le spiagge libere di Caselporziano e Capocotta. “Con il PUA - ha affermato ieri la Presidente del Municipio X Giuliana Di Pillo - cambia anche la visione politica di gestione di quello che, ricordiamo, è un bene dello Stato e che per la prima volta, come era ed è nel nostro programma politico, verrà abbattuto il “lungomuro”. Sarà, infatti, un lungomare diverso da quello di oggi e il cittadino potrà scegliere di quale tipo di servizi intende usufruire. Ed inoltre, i cittadini avranno a disposizione una tratto più ampio di battigia sul quale passeggiare liberamente”.

“Quello che si sta portando a termine è un ottimo lavoro che ritengo fondamentale per restituire la visibilità del mare e la piena legalità. - ha aggiunto il Vice Presidente ed Assessore all’Ambiente Alessandro Ieva – E’ un’idea di lungomare fruibile 365 giorni all’anno e, rispetto al 50 per cento di spiaggia libera che il regolamento prevede, si andrà ben oltre”. “Quello che si sta portando a termine - ha sottolineato il consigliere capitolino Paolo Ferrara, presente alla Commissione - è un provvedimento che va al di là di ogni previsione. Mi preme evidenziare come siamo riusciti a togliere dal conteggio delle spiagge libere l’arenile di Castelporziano. In questo modo abbiamo aumentato i tratti liberi urbani che vanno da Ostia Ponente ad Ostia Levante”.

Tutto bene, ma fino ad un certo punto. Il nodo della questione viene sciolto da Antonio Di Giovanni, capogruppo del M5S, il quale, pur giudicando positivamente il nuovo strumento ha espresso perplessità sul sistema di approvazione del PUA, in sostanza, spiega Di Giovanni, ci chiedono il nostro parere ma lo stesso non è vincolante, per cui, se anche avessimo espresso un parere negativo lo stesso poteva essere disatteso. “E’ un controsenso che il X Municipio abbia la delega sulle spiagge e quando si tratta di rivedere l’organizzazione degli arenili il parere di commissione municipale non sia vincolante. Non sono contrario al PUA così com’è stato pensato, ci sono novità importanti, quali, ad esempio, il recupero della visibilità del mare per il 50%, il riconoscimento delle opere murarie “incamerate” dallo Stato ed insieme la repressione di eventuali abusi ed inoltre la possibilità di avere a disposizione una fascia di camminamento sugli arenili dove poter passeggiare senza ostacoli attraversando gli ambiti stabiliti dal PUA e collegando di fatto il porto turistico al canale dei pescatori. E anche oltre. Siamo ancora alle schermaglie, il primo “si” della Commissione Ambiente del X municipio è importante, ma bisognerà aspettare l’esito in aula municipale e comunale, infine, tornerà tutto alla Regione Lazio per il parere definitivo”

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spiagge libere con servizi
Ripascimento Litorale di Ostia

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