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IL TRICOLORE NEL SOCIALE

Attività di volontariato

printDi :: 15 gennaio 2022 11:53
IL TRICOLORE NEL SOCIALE

(AGR) IL TRICOLORE NEL SOCIALE

Cav. Daniela Pascolini

 
In base alla mia esperienza, svolgendo attività di volontariato da oltre un ventennio, in ambito culturale, sanitario e di protezione civile, la leva su cui si inizia attività in ambito sociale è sempre legata al proprio cuore.

Guardando il vessillo della Repubblica Italiana mettiamo tutti una mano sul cuore.

Ci riconosciamo nei valori, nell’unità di intenti, nella solidarietà, in una comunità che cresce.

L’emozione che suscita il Tricolore non ha eguali; ricorda ad ognuno di noi il senso di appartenenza a questa comunità e gli obiettivi che ci accomunano.

Venni ispirata tanti anni fa dall’obiettivo di portare sollievo nella popolazione disagiata e debole. Per fare questo chiesi anche aiuto al Presidente della Repubblica. Avrei voluto realizzare una rete internazionale per portare sollievo nelle calamità e nelle situazioni di sofferenza, rivolgendomi ai più piccoli, ma anche agli anziani, prioritariamente, le cosiddette persone fragili.

E trovare nelle istituzioni l’aiuto e lo stimolo ad andare avanti, è stato per me motivo di grande soddisfazione, mi ha dato una grande forza per continuare.

La bandiera italiana rappresenta quindi per il mondo sociale, a mio modo di vedere, un filo conduttore comune, a cui rifarsi in nome di tutti coloro che per essa hanno dato la propria vita, motivo di grande sacrificio a cui ispirarsi nel giustificare il proprio impegno sociale.

In questo settore non sono molti gli ambiti in cui vediamo sventolare la bandiera italiana, ma tutti si è comunque mossi, nell’intimo, dai suoi valori fondanti, per la storia e le sue radici profonde, di anche solidarietà.

La bandiera sventola sugli ospedali umanitari dislocati nel mondo, che per molti significa salvezza.

Nel periodo di emergenza Covid 19 molti volontari medici sono stati richiamati in attività di sostegno della popolazione, operando al fianco della protezione civile, negli ospedali di emergenza, ove la bandiera italiana viene posta all’esterno, accorrendo in aiuto alla popolazione sofferente. Per costoro il vessillo nazionale, così come la professione, è stato l’intimo valore a cui dedicare il proprio sacrificio (lo hanno più volte dichiarato pubblicamente).

La bandiera italiana è anche risveglio, con l’alzabandiera, per alcune associazioni di volontariato di protezione civile, il motivo, come in ambiente militare, questa volta da volontari, a cui ispirare un’intera giornata svolta all’interno di campi di addestramento o di emergenza.

Questo mondo, in particolare, agisce in nome di una cultura identitaria molto forte e vicina alle istituzioni. Alcune di loro rappresentano nuclei specializzati di operatori, provenienti da esperienze di vario genere in ambito lavorativo altamente specializzato e che vedono nei principi ispiratori della bandiera italiana la più alta motivazione.

Servono molti volontari per garantire la totalità degli interventi a cui veniamo richiamati.

Ma la più grande soddisfazione che stiamo ricevendo, specie in questo periodo di pandemia, è il riconoscimento da parte del Capo dello Stato in ogni suo comunicato alla Nazione.

In ogni cuore di volontario sventola il Tricolore.

Cav. Daniela Pascolini

Delegato Regionale Lazio ANCRI

Presidente di ANCIS POLITEIA – ODV, iscritta all’albo regionale della sanità e protezione civile

https://www.linkedin.com/in/danielapascolini

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