Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

(AGR) Pendolaria 2025, Roma-Lido e Roma-Nord due delle peggiori tratte ferroviarie italiane

Dal 2019 al 2024 le due linee hanno registrato un decisivo decremento di passeggerei, passando da 550 mila a 400 mila, un crollo dovuto inizialmente alla Pandemia e poi divenuto endemico al servizio. Sulle due linee continuano a essere all’ordine del giorno corse saltate ed interruzioni di servizio

printDi :: 17 dicembre 2025 17:44
Pendolaria 2025 presentazione Report

Pendolaria 2025 presentazione Report

(AGR) Legambiente oggi, a Roma nella sala conferenze della Stazione Termini, ha presentato la ventesima edizione del rapporto Pendolaria: nel Lazio 2 delle peggiori tratte ferroviarie italiane, la Roma Lido con le sue continue interruzioni di servizio, e la Roma Nord, P.le Flaminio Viterbo, dove solo nel 2025 finora si sono contate 8 mila corse saltate.

Emerge in negativo poi, il forte decremento del numero di pendolari che passa in 5 anni, dal 2019 al 2024, da oltre 550.000 a 400.000, un crollo dovuto prima dal periodo pandemico ma poi da un dato divenuto chiaramente strutturale. Bene la media nazionale delle età dei convogli che diminuisce come nel Lazio.

 
“Con Pendolaria continuiamo a registrare due situazioni terribili ai limiti dell’indecenza, per chi viaggia sulla Roma Lido e sulla Roma Nord infatti, dove blocchi, corse saltate, interruzioni di servizio continuano a essere all’ordine del giorno e per questo le due tratte ferroviarie continuano a essere tra le peggiori d’Italia in assoluto - dichiarano Amedeo Trolese e Roberto Scacchi, responsabile mobilità e presidente di Legambiente Lazio -. In tutto il contesto regionale la forte diminuzione del numero di viaggiatori è un segnale gravemente negativo, perché significa sfiducia nel mezzo pubblico e più autovetture ad aggrovigliarsi per le strade. In tal senso ci appelliamo alla Regione per chiedere che i fondi dedicati al trasporto pubblico crescano fino a diventare almeno l’1% del bilancio dell’amministrazione regionale, invece di negare anche i dati che gran parte delle altre regioni ci consegna per la compilazione completa del nostro report. Aumentare la possibilità di spostamento su treno significa qualità della vita e dell’ambiente soprattutto per le fasce più deboli della popolazione”.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE