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Fiumicino, cemento zero?

print16 maggio 2013 18:13
(AGR) "Come associazione del settore edile avevamo deciso di non partecipare mediaticamente a questa campagna elettorale - esordisce Palmerino Faratro, presidente associazione Edile Fiumicino - perché il nostro ruolo è altro, non politico. Ma di fronte a certi attacchi, virulenti, contro la categoria non possiamo rimanere in silenzio.

È curioso che una parte del centrosinistra parli di sblocco dei piani di sviluppo mentre un’altra basi la propria campagna elettorale contro il settore edile, sventolando lo slogan del “cemento zero” e chiedendo a gran voce un nuovo piano regolatore con il quale diminuire drasticamente le cubature residenziali. Quasi fossimo l’unico problema di Fiumicino. O peggio degli speculatori da bloccare in qualsiasi modo. Il piano regolatore che oggi tutti utilizzano è opera della giunta comunale di centrosinistra, approvato definitivamente dalla Regione Lazio, presidenza Marrazzo. Non mi pare che ci furono grandi levate di scudi durante questo iter. Forse perché faceva comodo?>

L’Asef non chiede la cementificazione dell’Isola Sacra, ma esclusivamente il rispetto e l’attuazione diretta dei piani approvati e inseriti nel Prg. Niente di più, niente di meno di quello che spetta a noi e ai cittadini visto che molti comparti e appezzamenti sono di proprietà privata.In un momento di crisi come quello attuale, in cui le imprese faticano a non licenziare e chi va avanti lo fa attingendo dai propri conti personali, bloccare un settore che tra indotto e diretto dà lavoro a 4800 famiglie ed è, nolente e volente, il principale motore dell’economia comunale, significherebbe condannare a morte questo Comune e i nostri figli.Il centrosinistra faccia chiarezza e dica come intende reintegrare tutte quelle miglia di persone che, attuando i loro programmi, finirebbero per strada. Che alternative hanno. Parlare di futuro per i nostri giovani e poi continuare a dire no a tutto, aeroporto, edilizia, questo e quell’altro, rischia di sembrare una presa in giro. Le alternative sono due: o rilancio del Comune o disoccupazione per i nostri giovani. Scelgano".

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