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Fiumicino, si dà fuoco per non essere espulso

print14 febbraio 2013 15:37
Fiumicino, si dà fuoco per non essere espulso
(AGR) Doveva essere espulso e quando ai controlli dei passeggeri è stato bloccato per i controlli di rito, non ha retto la tensione, si è precipitato verso l’uscita ed una volta superata la porta ha estratto dalla sua valigetta una mini-molotov con la quale si è dato fuoco. Il Terminal 3 è stato parzialmente danneggiato dalle fiamme, l'uomo ha riportato gravi ustioni ma non sarebbe in pericolo di vita, L’uomo è stato subito soccorso da un agente della Polaria che ha spento le fiamme gettandogli addosso una coperta, restando a sua volta ustionato a un braccio. L'episodio, il fumo acre che ha invaso il terminal, avvenuto intorno alle 10.20, ha provocato panico e paura nello scalo tra addetti e passeggeri in transito. L'uomo, secondo i primi accertamenti, avrebbe premeditato il tragico gesto. Il giovane, nativodella Costa d'Avorio, con in tasca un decreto d'esplusione, aveva infatti in borsa un cartoccio con una piccola tanica di benzina. Sgattaiolato fuori della porta dell'Agenzia delle Dogane si è versato addosso il liquido infiammabile e si è dato fuoco.

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