Ostia, laboratorio antiusura, nasce una rete civica tra Istituzioni, cittadini e Forze dell'ordine
Mario Falconi, presidente X Municipio: E' necessario fare rete per contrastare l'usura ed in questa costituenda rete il Municipio vuole essere il catalizzatore. Affrontando tutti assieme la questione ci siamo resi conto che il primo step è la prevenzione e che ci sono i mezzi economici per attuarla


(AGR) Ostia diventa un laboratorio antiusura, mettendo in campo, per la prima volta in maniera tangibile una rete civica, di cui fanno parte le Istituzioni, i cittadini ed i rappresentanti delle forze dell’ordine. Gli sportelli antiusura di Ascom e FAI di Ostia saranno gli avamposti chiamati ad affrontare il problema in prima istanza, poi si mette in moto la rete ed attraverso lo scambio delle informazioni tra gli uffici si potrà consentire l’accesso delle vittime ai fondi regionali e comunali già disponibili per evitare di cadere nella rete, resta da risolvere il nodo delle denunce, ma si possono trovare strade alternative. “Siamo partiti dall’analisi dei fatti – ha esordito il presidente del X Municipio Mario Falconi - come in tutti i Municipi abbiamo attivato un Osservatorio sulla sicurezza nel quale si è affrontato il tema dell’usura, reso più drammatico dall’attuale Pandemia. E’ necessario fare rete, ed in questa rete il Municipio sarà il catalizzatore. Affrontando tutti assieme il fenomeno dell'usura, ci siamo resi conto che la prevenzione il primo step e che abbiamo i mezzi economici per attuarla. A questo riguardo bisogna fare riferimento ai fondi resi disponibili da Regione e Comune ai quali si può accedere facilmente, ed in questo contesto dobbiamo operare per comunicare quello che si può e si deve fare, quello che è disponibile e la prassi giusta per raggiungere l’obiettivo”.
Sul tema è intervenuto Giampiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio Legalità regionale : “Il litorale romano ha tutti i profili di rischio rispetto all’usura ed all’estorsione, di fatto, sistemi di finanziamento dei clan. Attraverso l’usura si aumentano le possibilità di penetrazione nell’economia locale. Rispetto all’estensione del fenomeno però c’è una certa reticenza a denunciare. L’anno scorso ci sono stati in tutta la regione solo 78 procedimenti giudiziari, quasi nessuno scaturito da una denuncia diretta, quanto frutto di notizia di reato dipendente da indagini in corso. Dobbiamo far conoscere e rendere più agevole il ricorso ai sostegni previsti da 5 ai 30 mila euro, è necessario far capire che le nostre proposte sono migliori del ricorso all’usuraio. La sfida è questa. Poi c’è il ricorso alle denunce collettive che resta la più forte azione contro i clan. Operare in rete è fondamentale, l’esperimento di Ostia è fondamentale” . “Le possibili vittime dell’usura – aggiunge Luigi Ciatti, presidente Ambulatorio antiusura – devono capire che non saranno mai lasciate sole. Il nostro compito è quello0 di far capire che la legalità (ossia i sostegni regionali e comunali) sia più conveniente di ricorrere all’usuraio. Sarà determinante riuscire a verificare la veridicità della situazione ed in tempo reale avviare la pratica per la riscossione dei fondi disponibili, unica via d’uscita verso la ripresa”.
La lotta all’usura continuerà con ogni mezzo, sopratutto sul piano della comunicazione, l’assessore alle attività produttive Antonio Caliendo: “Faremo iniziative nelle scuole per far conoscere l’usura e come si può combattere e quello che stiamo facendo. Sarà importane far conoscere la nuova rete, come funziona e che bisogna affidarsi”. Carla Scarfagna, direttore del X Municipio, sociologa, ha messo l’accento sulla ferma volontà dell’amministrazione di sostenere la rete