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Ostia, mare più libero?

print26 giugno 2015 12:29
(AGR) "La legge approvata oggi è davvero un salto in avanti per la fruizione corretta delle spiagge della costa laziale - dichiara Cristiana Avenali, consigliera regionale del partito democratico – il diritto di fruire liberamente degli arenili che sono un bene comune, ed il libero accesso a questi - deve essere garantito e non possiamo più assistere e tollerare situazioni come quelle del Lungomuro di Ostia.

La nuova legge regionale prevede che i Comuni debbano lasciare alla pubblica fruizione almeno il 50% delle spiagge, lasciando loro la possibilità anche di ampliare tale percentuale. In caso contrario il comune non potrà procedere con nuove concessioni demaniali. Questo aspetto ci pone tra le poche regioni innovative e virtuose che ci sono in Italia. Una legge che introduce veramente una rivoluzione nella gestione del litorale laziale - conclude Avenali – che prevede che entro i prossimi 30 giorni si approvi il PUA regionale al quale dovranno adeguarsi i PUA comunali entro 180 giorni , anche quelli già in vigore, pena l’applicazione di poteri sostitutivi da parte della Regione.Così in una nota Cristiana Avenali, Consigliera regionale del Partito Democratico e componente della Commissione Ambiente. Soddisfazione anche da Sel. “Apprendiamo con grande gioia dai nostri consiglieri regionali SEL Marta Bonafoni e Gino De Paolis, - afferma Leonardo Ragazzino, responsabile X Municipio - che è andata a buon fine la votazione in Consiglio Regionale alla Pisana sul testo di legge sull’uso del demanio marittimo.Tra le varie misure approvate il 50% delle spiagge libere del Lazio dovrà essere libero, e ci sarà anche il divieto tassativo a predisporre gli ombrelloni già piantati per chi gestisce i servizi in concessione nelle stesse spiagge libere attrezzate. Contravvenire a questa disposizione avrà pesanti ripercussioni, una tra queste sarà il blocco di ulteriori concessioni da parte del Comune a cui afferirà la spiaggia in questione.E’ una grandissima notizia e una svolta per l'accessibilità anche dei disabili, a cui dovrà essere garantita la piena accessibilità e la fruizione delle spiagge libere, e che metterà certamente in difficoltà tutte le rendite di posizione e le piccole e grandi illegalità sedimentatesi nei decenni sul litorale laziale e romano. Una grande opportunità di rilancio delle economie del mare all'insegna del rispetto dell'ambiente, dei diritti e del buon senso.

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