Roma, Don Bosco, blitz in una bisca clandestina, denunciato il titolare, sanzioni da 24 mila euro ad esercizi commerciali
Il bilancio finale è di 100 identificati, mentre sono diverse le irregolarità riscontrate all’interno degli esercizi commerciali “visitati” dagli agenti in borghese della Polizia Amministrativa per tre dei quali sanzioni amministrative per 24.000 euro per’impiego di lavoratori irregolari

Polizia Don Bosco i controlli del Commissariato Tuscolano
(AGR) Bisca clandestina, lavoratori irregolari e identificazioni a tappeto: questo il copione del lavoro degli agenti e dei militari che ieri sera hanno calcato le strade del quartiere Don Bosco con un blitz interforze.
Decine di pattuglie, coordinate da un funzionario dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno battuto palmo a palmo le strade del quartiere, seguendo una strategia costruita su misura, dopo le numerose segnalazioni arrivate dai residenti, che avevano lamentato situazioni di coabitazione critica legate a gruppi di origine extracomunitaria.
Il bilancio è di 100 identificati, mentre sono diverse le irregolarità riscontrate all’interno degli esercizi commerciali “visitati” dagli agenti in borghese della Polizia Amministrativa del Commissariato di P.S. Tuscolano, per tre dei quali sono scattate sanzioni amministrative per 24.000 euro, motivate dall’impiego di lavoratori irregolari.
Il colpo di scena è arrivato a conclusione di un’attività di indagine condotta nelle settimane precedenti dagli agenti del Commissariato di P.S. Tuscolano, nel cui mirino era finito da giorni un locale “ammantato” dalle “mentite spoglie” di un’associazione culturale.
A tradire i “gestori” è stata la serranda semi abbassata, che ha spinto gli agenti a far scattare il controllo, alzando il sipario della sala giochi clandestina.
Tavoli da gioco improvvisati e “puntate” in bella vista con i giocatori intenti a contendersi le partite è stata la scena smascherata dagli agenti, sfociata nel sequestro degli ambienti e nella denuncia del titolare.
L’operazione odierna è parte di una strategia pianificata dalla Questura di Roma, condivisa in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, destinata a proseguire con costanza nell’obiettivo di garantire una presenza sempre più incisiva sul territorio e di contrastare ogni fenomeno che possa minare la sicurezza dei quartieri della Capitale.Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, per gli indagati vige il principio di presunzione di non colpevolezza fino ad un accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.Quanto sopra, si comunica, pertanto nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
















