Femminicidio: cultura, prevenzione e legalità al centro del convegno di Grottaferrata
Il 27 maggio un incontro promosso dalla Questura di Roma e dalla Fondazione Insigniti OMRI riunisce studenti, istituzioni e accademici per affrontare il tema della violenza di genere attraverso un impegno educativo e culturale


Il 27 maggio a Grottaferrata un convegno sul femminicidio
(AGR) Femminicidio: un impegno di cultura oltre il reato. È questo il titolo del convegno in programma martedì 27 maggio alle ore 10.30 presso il Cinema Teatro Comunale “Al Fellini” di Grottaferrata, un evento di alto profilo dedicato a una delle emergenze più gravi e persistenti della nostra società: la violenza contro le donne.
Promosso dalla Questura di Roma e dalla Fondazione Insigniti OMRI, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia della Sapienza Università di Roma, il Comune di Grottaferrata e l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, il convegno si rivolge principalmente agli studenti delle scuole superiori, con l’obiettivo di affiancare all’azione repressiva dello Stato un impegno educativo e culturale concreto.
Tra i relatori dell’incontro figurano personalità di primo piano del mondo istituzionale, accademico e giuridico:
- Roberto Massucci, Questore di Roma e Vicepresidente vicario della Fondazione Insigniti OMRI
- Martina Semenzato, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio
- Maurizio Fiasco, sociologo ed esperto di devianze, presidente del Comitato consultivo della Fondazione OMRI
- Valerio de Gioia, magistrato e consulente della Commissione parlamentare sul femminicidio
- Anna Maria Giannini, Direttrice del Dipartimento di Psicologia della Sapienza Università di Roma
A introdurre i lavori sarà il Prefetto Francesco Tagliente, Presidente della Fondazione Insigniti OMRI, noto per il suo costante impegno civico fondato sui valori costituzionali. A moderare gli interventi sarà il giornalista Marco Mazzotti, che guiderà il dialogo tra i protagonisti e il pubblico in sala.
Il convegno rappresenta un’importante occasione di confronto e sensibilizzazione, con l’obiettivo di prevenire la violenza di genere partendo dall’educazione. La presenza di circa 200 studenti testimonia la volontà di coinvolgere le nuove generazioni in un processo culturale di cambiamento, in cui scuola, istituzioni e società civile assumano un ruolo attivo nella costruzione di una società più giusta e inclusiva.