Fuori Programma, Festival internazionale di danza contemporanea "IN-Canti" X edizione
Si svolgerà dal 16 giugno al 9 luglio la decima edizione di Fuori Programma, il festival internazionale di danza contemporanea della Capitale, location al Fra il Teatro India, Teatro Biblioteca Quarticciolo, al Parco Tor Tre Teste, 12 spettacoli tra anteprime e prime nazionali nel cartellone 2025


incanti fuori programma locandina (da comunicato stampa)
(AGR) Pendoli ipnotici, vulcani fratelli, danze macabre, mondi virtuali, vedute inaspettate. E molti altri incanti. In un tempo radicalmente segnato dalla disillusione e dall’indifferenza, l’incanto è antidoto al veleno dell’alienazione e dell’assuefazione.
Si svolgerà dal 16 giugno al 9 luglio la decima edizione di Fuori Programma, il festival internazionale di danza contemporanea della Capitale con la direzione artistica di Valentina Marini, che per questo importante traguardo ha scelto l’evocativo titolo In-Canti.
In occasione di questo primo decennale e in continuità con l’attività svolta durante il resto dell’anno, da questa edizione il festival viene assorbito dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita | Spellbound, ormai interlocutore privilegiato a Roma per la danza contemporanea.
“Per celebrare un decennio di piccoli incanti, seminati in luoghi nascosti ed eccezionali della città di Roma, ci piacerebbe condividere un sentimento di fiducia nella forza collettiva, un incondizionato slancio a costruire insieme un domani, che attualmente sembra avere contorni tremanti. Allora l'incanto è il filo conduttore che tiene insieme il vasto respiro delle proposte artistiche di questo anno, guidati dal desiderio di riappropriarci delle frequenze utopistiche dell'immaginazione” afferma Valentina Marini, che aggiunge: “Incanto è un sostantivo che emana la sensazione vibrante tra il sogno e la veglia, la meraviglia della riscoperta, il sintonizzarsi con gli ecosistemi che ci coesistono. In contrapposizione alla disillusione che conduce all'immobilità, evochiamo allora un sentire folle, spericolato, in un perpetuo moto che si disperda in diverse traiettorie del possibile. I nostri In-canti sono una tensione verso la sospensione temporanea della logica, non tanto per riposare nella seduzione spettacolare, quanto per ritrovare, come comunità, la forza propulsiva di reinventare insieme nuovi mondi”.
Con le creazioni di Marcos Morau/La Veronal, Roberto Zappalà/Compagnia Zappalà Danza&Munedaiko, Michele Di Stefano con Lorenzo Bianchi Hoesch/mk, gruppo nanou, Francesco Marilungo/ Körper, Oona Doherty, Guy Nader&Maria Campos, Sau-Ching Wong&Carles Castaño Oliveros, Meytal Blanaru/Scottish Dance Theatre, Andrea Costanzo Martini, Biagio Caravano, Dom- & Asinitas, Sara Gaboardi&Francesca Pagnini, gruppo corp3, Paolo Cerani&Paola Martire, Masako Matsushita&Laura Pugno e, infine, Nunzia Picciallo, il denso cartellone di Fuori Programma 2025 può essere letto attraverso un’articolazione in tre ideali macro sezioni: gli spettacoli, i progetti speciali e le residenze artistiche con le relative prove aperte.
Spettacoli
Sul fronte degli spettacoli, fra i protagonisti assoluti di questa decima edizione la pluripremiata compagnia spagnola La Veronal di Marcos Morau, tra le più acclamate del panorama internazionale, al festival il 5 luglio al Teatro India con Totentanz. Morgen ist die frage, rivisitazione contemporanea del rituale della “danse macabre” che nel Medioevo serviva ad esorcizzare la paura della morte in un carnevale di disperata vitalità. Nella reinterpretazione firmata dal visionario artista e coreografo spagnolo, che inizia come una sorta di seduta spiritica che coinvolge anche il pubblico, la Totentanz è un invito a celebrare la fragilità della vita e a meditare sulla sua perdita di valore.
Dalla scena iberica – con il supporto di Acción Cultural Española (AC/E) – approdano anche due innovativi ensemble di ricerca. Il primo è GN|MC, formato dal libanese Guy Nader e dalla spagnola Maria Campos che il 2 luglio al Teatro India presentano Time Takes the Time Time Takes, un ipnotico lavoro ispirato dai movimenti oscillatori del pendolo che, attraverso le gestualità dei 5 danzatori in scena, esplodono in una sequenza di molteplici incontri, evolvendo verso un “perpetuo mobile”. Il secondo è invece il duo composto da Carles Castaño e Sau-Ching Wong che arrivano a FP25 con la Prima Italiana di KRUID, in scena il 3 e 4 luglio al Teatro India. KRUID è una performance di danza interattiva che, grazie all’utilizzo di dispositivi di realtà virtuale, genera un mondo fantastico tra forme astratte, corpi umani e architettura, offrendo un'esperienza immersiva in un ambiente in continua evoluzione.
Dal Regno Unito arriva poi la danzatrice e coreografa nordirlandese Oona Doherty, Leone d’Argento per la Danza nel 2021 - che si muove tra teatro fisico, rivendicazione sociale e danza: in Hope Hunt and the Ascension into Lazarus, in programma il 6 luglio al Teatro India, la Doherty mostra l’energia dei quartieri sottoproletari di Belfast, mettendo in evidenza la profonda umanità che si nasconde dietro la violenza verbale e gestuale di strada e rendendo il proprio corpo un vero dispositivo narrativo che racchiude le storie di molte donne irlandesi. Ma anche lo Scottish Dance Theatre, fondato nel 1986 come progetto di danza rivolto alla comunità locale e oggi compagnia di danza più importante della Scozia, che arriva al festival, il 5 luglio al Teatro India, con Ray, creazione commissionata alla coreografa e danzatrice di origine israeliana Meytal Blanaru. Ray è una riflessione sul concetto di “emergenza”, un’esperienza collettiva in cui i corpi si esprimono nei modi più diversi, in assoluta libertà e in una dimensione che precede il campo del razionale.
L’intreccio fra danza, musica e arte visiva esplode ancora di più nei lavori presentati dagli artisti che a Fuori Programma 2025 rappresentano la scena nazionale. A partire da uno dei protagonisti più solidi e affermati del panorama europeo, il pluripremiato Roberto Zappalà, che da oltre 35 anni con la sua Compagnia Zappalà Danza racconta un Sud vivo e vibrante. Il 3 luglio al Teatro India presenta al festival in Anteprima la versione site specific di Brother to Brother - dall'Etna al Fuji, con la musica live dei Munedaiko, musicisti consacrati alla pratica e valorizzazione del tamburo tradizionale giapponese. “Silenzio e caos, movimento e quiete, Oriente e Occidente, natura e cultura: dualità che permeano questa creazione e riecheggiano un detto amato in Oriente: ‘Due è uno e uno è due’." Così l’artista siciliano presenta la sua nuova creazione, che ruota intorno a due vulcani che hanno segnato l’immaginario del mondo intero, il Fuji e l’Etna. Brother to Brother si fonda sul dualismo che genera armonia: così come i vulcani sono all’origine dell’attuale conformazione del pianeta, la percussione è all’origine dell’arte musicale e culturale creata dall’uomo, a partire dal ritmo del battito cardiaco. I movimenti dei danzatori si allineano ai ritmi dei tamburi in una sorta di respiro universale e la pausa ritmica (del suono e del movimento) richiama la quiete della Natura che precede un’eruzione vulcanica.
Un territorio completamente diverso è quello esplorato da un’altra fra le più interessanti realtà performative italiane, gruppo nanou che il 3 e 4 luglio al Teatro India presenta Redrum, primo capitolo del progetto pluriennale Overlook Hotel. Chiarissimo fin dal titolo il riferimento a Shining – capolavoro letterario di Stephen King e opera culto del maestro Stanley Kubrick – per questa installazione coreografica (Premio UBU 2024) ideata per cinque danzatori e un performer che riscrive le regole del rito teatrale, trasformando lo spettacolo in luogo da abitare. Un luogo in cui si manifesta un immaginario conturbante popolato da fantasmi e da ricordi, in cui si perde il confine tra realtà, sogno e desiderio, tra passato, presente e futuro.
Dal formato installativo si passa alla performance audiovisiva con Human, creazione firmata dal musicista e danzatore Biagio Caravano – tra i fondatori del gruppo mk – in cui il suono si sovrappone alle immagini elaborate dall’artista visivo Lorenzo Basili, in un’indagine tra il fuori e il dentro, tra provenienza e destinazione. Human verrà presentato al festival il 2 luglio al Teatro India.
Il 6 luglio, ancora al Teatro India, sarà l’Intelligenza Artificiale a riscrivere le regole del gioco di Life in Lycra del coreografo ed ex danzatore della Batsheva Dance Company Andrea Costanzo Martini, un duetto che è prima di tutto un’esplorazione umoristica e fisicamente virtuosa delle dinamiche di potere e delle gerarchie in scena.
Dopo lo straordinario successo dello scorso anno, inoltre, torna a Fuori Programma, il 4 luglio al Teatro India, l’acclamatissimo Stuporosa di Francesco Marilungo – Premio UBU 2024 come Miglior Spettacolo di Danza – che sviluppa una ricerca sulla figura della “lamentatrice” a partire dal saggio Morte e pianto rituale di Ernesto De Martino.
Progetti speciali
Ad aprire la sezione dei progetti speciali di FP25 sarà Primi Tempi, un corpus di tre progetti in formato studio, presentati in co-programmazione con Dominio Pubblico e in collaborazione con Avvertenze Generali. Il 29 giugno al Teatro India si susseguiranno tre progetti multidisciplinari di tre diverse formazioni artistiche under 25: il duo composto da Sara Gaboardi e Francesca Pagnini che presentano la performance dal titolo Can you hear me?; il gruppocorp3 formato da Eleonora Serpente e Roberta Di Serio con la performance INTRA; e quello di Paolo Cerani e Paola Martire che presentano la coreografia The Swing. A seguire un dialogo tra artisti e pubblico.
Sempre sul versante dei progetti speciali, anche per questa edizione Fuori Programma offre al pubblico del festival la possibilità di partecipare a uno dei progetti più “inebrianti” del Leone d’Argento per la Danza Michele Di Stefano/mk con Lorenzo Bianchi Hoesch: l’8 luglio, in una location ancora da svelare, torna infatti Veduta>Roma, performance dal formato modulare e da fruire in cuffia dedicata alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano.
Al Parco Tor Tre Teste il 9 luglio invece la chiusura della decima edizione di Fuori Programma è affidata a Picnic sul ciglio della strada, performance partecipativa curata dal gruppo di ricerca DOM-(fondato da Valerio Sirna e Leonardo Delogu) insieme alle allieve e gli allievi della scuola di italiano per migranti Asinitas. Ispirata dall’omonimo romanzo di fantascienza dei fratelli Strugackij, da cui Andrej Tarkovskij trasse il film capolavoro Stalker, la performance riprende il concetto della Stanza dei Desideri del romanzo e del film per creare uno spazio relazionale in cui condividere storie, socializzare pratiche e saperi, “attivare le nostre straordinarie tecnologie. Opporre alle passioni tristi del presente, i nostri corpi desideranti”.
Una chiusura di festival visionaria e con una precisa impronta “politica”, non soltanto per il contenuto e la forma della performance Picnic sul ciglio della strada ma per la scelta del luogo: un parco nel cuore di un quartiere “difficile” dal punto di vista sociale, al centro di numerose vicende di cronaca e sotto i riflettori per le questioni legate alla dimensione emergenziale e repressiva del “Decreto Sicurezza”, cui Fuori Programma risponde con un’azione di integrazione e inclusione ulteriore rispetto alla pratica di integrazione portata avanti da DOM- e Asinitas.
Residenze artistiche
Prosegue l’impegno del festival nel sostegno alla produzione creativa che Fuori Programma realizza attraverso le residenze artistiche al Teatro Biblioteca Quarticciolo, seguite dalle prove aperte al pubblico. In questa edizione sono coinvolte nel progetto l’artista multidisciplinare italo-giapponese Masako Matsushita con la narratrice e saggista Laura Pugno; e Nunzia Picciallo, coreografa e performer attiva anche nel campo delle arti visive.
Prosegue, infine, anche la relazione triennale con Teatro e Critica che quest’anno condurrà il workshop dedicato alla visione, alla discussione e alla scrittura critica che si muoverà su due direttive: racconto del festival e pedagogia. Il workshop è aperto a un massimo di 12 persone appassionate di arti performative e giornalismo culturale e si svolgerà dal 2 al 6 luglio 2025.
Fuori Programma 2025 è un progetto del Centro Nazionale di Produzione della Danza ORBITA|Spellbound, con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Lazio, Acción Cultural Española (AC/E) attraverso il Programma per l'Internazionalizzazione della Cultura Spagnola (PICE), nell'ambito del Mobility Grant. È realizzato in collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biblioteca Quarticciolo e ATCL ed è patrocinato da Municipio V, Municipio XI e Instituto Cervantes.
Primi Tempi è in co-realizzazione con Dominio Pubblico, in collaborazione con Avvertenze Generali.
Brother to Brother - dall'Etna al Fuji site specific version di Roberto Zappalà/Compagnia Zappalà Danza & Munedaiko è realizzato in collaborazione con Amat/Civitanova Danza.
Veduta>Roma di Michele Di Stefano e Lorenzo Bianchi Hoesch/mk è realizzato con il patrocinio di Roma Capitale.
CALENDARIO
RESIDENZE\PROVE APERTE
Dal 16 al 20 giugno
Masako Matsushita, Laura Pugno
Bianco Studio
prova aperta 20 giugno h19
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Dal 23 al 27 giugno
Nunzia Picciallo
Lemmy B.
prova aperta 27 giugno h19
Teatro Biblioteca Quarticciolo
PROGETTI SPECIALI
29 giugno h20.30
PRIMI TEMPI - Tre progetti in formato studio in co-programmazione con Dominio Pubblico
- Sara Gaboardi, Francesca Pagnini - Can you hear me?
- gruppocorp3 - INTRA (the space between)
- Paolo Cerani, Paola Martire - The Swing
Teatro India - Sala B
- 21.30 dialogo pubblico con gli artisti
8 luglio h19
Michele Di Stefano, Lorenzo Bianchi Hoesch/mk - Veduta
Location “a sorpresa”
9 luglio h18.30
DOM- & Asinitas
Pic-nic sul ciglio della strada
Parco Tor Tre Teste Alessandrino
SPETTACOLI
2 luglio h19.45
GN|MC Guy Nader, Maria Campos
Time takes the time time takes
Arena Teatro India
2 luglio h21
Biagio Caravano
Human
Teatro India - Sala B
3 luglio h19
Sau-Ching Wong, Carles Castaño Oliveros
KRUID
Prima Italiana
Teatro India - Sala A
3 luglio h19.45
Roberto Zappalà/Compagnia Zappalà Danza & Munedaiko
Brother to Brother - dall'Etna al Fuji site specific version
Anteprima
Arena Teatro India
3 luglio h21
gruppo nanou
Redrum
Teatro India - Oceano Indiano
4 luglio h19
Sau-Ching Wong, Carles Castaño Oliveros
KRUID
Prima italiana
Teatro India - Sala A
4 luglio h19.45
Francesco Marilungo/Körper
Stuporosa
Arena Teatro India
4 luglio h21
gruppo nanou
Redrum
Teatro India - Oceano Indiano
5 luglio h18.45 e h21
Marcos Morau/La Veronal
Totentanz. Morgen ist die frage
Teatro India - Sala B
5 luglio h19.45
Meytal Blanaru/Scottish Dance Theatre
Ray
Arena Teatro India
6 luglio h19.45
Andrea Costanzo Martini
Life in Lycra
Anteprima
Arena Teatro India
6 luglio h20.15
Oona Doherty
Hope Hunt and the Ascension into Lazarus
Dj set a seguire
Teatro India Area Bar - Sala A