La poetessa Cinzia Marulli a Fiumicino

“Questo libro è un innoalla chiarezza della vita e dell’amore – scrive la poetessa Maria Grazia Calandrone, in apertura del libro della Marulli ed è esattamente così. C’è molto amore materno, oltre che amore per il verso in “Agave”, titolo simbolico, l’unicità del fiore spiega quanto sia duro e definitivo il fiorire, poiché quello dell’agave è il fiore che annuncia la morte della pianta.Ma come nasce una poesia?>
“Certamente è qualcosa che si ha dentro, c’è e basta, ma, allo stesso tempo, non è improvvisazione o immediatezza pura e semplice – risponde la poetessa Cinzia Marulli - La poesia per essere tale ha bisogno di essenza e parvenza. E’ un lavoro costante sulla parola, sul ritmo, sul verso. Alla base deve avere la conoscenza, lo studio dei grandi poeti del passato, centinaia, migliaia, di ore di lettura intorno alla poesia. Solo dopo tutto ciò la poesia può nascere”.
Sì, ma da “dove” nasce una poesia?>
“Nel mio caso dalla quotidianità, qualcosa che osservo, che vivo o che ho vissuto e che si tramuta, in un secondo momento, in parola poetica. Altre volte è un pensiero, una meditazione, altre ancora un sentimento, un’emozione. Mi è capitato anche di svegliarmi nel cuore della notte con l’urgenza di scrivere. Altre volte è lì, sospesa nel limbo, davanti ad un foglio bianco, e stenta, timorosa, a nascere”.
In un’epoca violenta e indifferente, dove spesso il valore viene misurato più in beni materiali che in sentimenti, potrebbe far bene fermare per un attimo la propria corsa e meditare in compagnia della parola poetica. Oggi pomeriggio potrete farlo con Cinzia Marullli, a Villa Guglielmi, Fiumicino e alla fine dell’incontro, magari, brindare alla Poesia.
Manuela Minelli>