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Produzione industriale in calo dell'1,8% su base annua: Unc lancia l’allarme "È uno sfacelo!"

Secondo Istat, la produzione industriale segna il 26° calo annuo consecutivo. L’Unione Nazionale Consumatori: “Serve una politica industriale efficace e più potere d’acquisto per le famiglie”.

printDi :: 09 maggio 2025 10:27
Produzione industriale in calo dell'1,8% su base annua: Unc lancia l’allarme È uno sfacelo!

(AGR) I dati diffusi oggi dall’Istat fotografano una situazione preoccupante per l’industria italiana. A marzo 2025, la produzione industriale è aumentata dello 0,1% rispetto al mese precedente, ma cala dell’1,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Un trend negativo che dura ormai da oltre due anni: è infatti il 26° calo tendenziale consecutivo, un dato allarmante per il comparto produttivo del Paese.

A lanciare un grido d’allarme è l’Unione Nazionale Consumatori (Unc), attraverso le parole del suo presidente Massimiliano Dona: “Un disastro! Uno sfacelo! Prosegue lo tsunami che si è abbattuto sulle nostre industrie da febbraio 2023. Un tunnel senza uscita!”

 
Dona evidenzia come l’unico segnale leggermente positivo arrivi dai beni di consumo durevoli, in lieve crescita sia mensile che annua. Tuttavia, il quadro generale resta cupo: i beni non durevoli precipitano con un calo dell’1,8% rispetto al mese precedente e addirittura del 3,9% su base annua.

“Serve urgentemente una politica industriale efficace e un rilancio della capacità di spesa delle famiglie. Se gli italiani non consumano, le industrie o esportano o muoiono”, conclude Dona.

La crisi della produzione industriale italiana si fa dunque sempre più strutturale. A fronte di una domanda interna stagnante e di scenari internazionali complessi, le imprese italiane chiedono interventi concreti, dal sostegno ai consumi a piani di rilancio industriale.

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