Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

L'amianto affonda la Marina Militare, il Ministero della Difesa dovrà pagare 1 milione e mezzo di euro per la morte di un militare

Ezio Bonanni (Presidente ONA): “sentenza storica del Tribunale di Roma per l’importo liquidato che afferma il principio che i militari di leva esposti all’amianto hanno diritto al risarcimento del danno”

printDi :: 24 giugno 2021 18:17
L'amianto affonda la Marina Militare, il Ministero della Difesa dovrà pagare 1 milione e mezzo di euro per la morte di un militare

(AGR) di Donatella Gimigliano

L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’avv. Ezio Bonanni hanno ottenuto la condanna del Ministero Della Difesa al risarcimento dei danni per il decesso a causa di un mesotelioma per esposizione ad amianto nei sommergibili durante il servizio militare di leva, del sig. G.R.T avvenuto a 60 anni dopo una lunga agonia.

 
I familiari della vittima, la vedova e i due orfani, in tenera età, sono stati fortemente supportati dall’associazione e dal legale che li ha rappresentati presso il Tribunale civile di Roma, sostenendo l’uso dannoso dell’amianto nelle unità navali della Marina Militare.

Oggi la storica sentenza con il massimo del risarcimento mai ottenuto per le vittime nella quale il Tribunale “dichiara la responsabilità del Ministero della Difesa relativamente alla patologia cancerogena di mesotelioma peritoneale e alla conseguente morte di R.T.G. e per l’effetto condanna il Ministero della Difesa al pagamento in favore di G.C, R.T.M, R.T.R., a titolo di risarcimento, iure hereditatis, dell’importo di euro 774.891,64 oltre interessi legali ex art. 1284 co 1 c.c. dalla pubblicazione della sentenza al soddisfo, da distribuire tra gli stessi in ragione dei diritti di successione legittima; in favore di G.C, a titolo di risarcimento, iure proprio, dell’importo di euro 297.674,09 oltre interessi legali ex art. 1284 co 1 c.c. dalla pubblicazione della sentenza al soddisfo,

in favore di R.T.R., a titolo di risarcimento, iure proprio, dell’importo di euro 465.455,76 oltre interessi legali ex art. 1284 co 1 c.c. dalla pubblicazione della sentenza al soddisfo”, complessivamente più di un milione e mezzo di euro a favore della vedova e degli orfani della vittima.

“Con questa sentenza storica per l’importo liquidato finalmente è stato affermato il principio che i militari di leva esposti all’amianto in servizio nella Marina Militare, come nelle altre forze armate italiane, hanno diritto al risarcimento del danno” - dichiara soddisfatto Bonanni.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, già dal 2008, ha censito più di 570 casi di mesotelioma tra coloro che hanno svolto servizio nella Marina Militare italiana e si è mobilitato in favore delle vittime. È solo la punta dell’iceberg poiché, se si tiene conto di tutte le malattie asbesto correlate, il dato epidemiologico è molto più elevato.

È stata azionata la tutela legale risarcitoria proprio sulla base dell’art. 20 della Legge 183/2010 e molti hanno ottenuto il riconoscimento dello status di Vittima del Dovere.

Contro la Marina Militare sono pendenti ben due procedimenti penali: il primo in dibattimento presso la Corte di Appello di Venezia, prossima udienza il 7 luglio, e l’altro, c.d. MARINA TER in istruttoria dopo che la Procura generale ha avocato le indagini.

Le attività dell’ONA, anche attraverso il suo sportello telematico, proseguono nella tutela delle Vittime Del Dovere e in generale per la tutela di tutte le vittime dell’amianto.

Photo gallery

avv. Bonanni

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE