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Sovraindebitamento, il Tribunale di Civitavecchia "estingue" 256mila euro di mutuo

Il sogno di avere una casa che si era trasformato in un incubo. Due malattie e la perdita del lavoro impediscono a una coppia di restituire i sodi alla banca. Bertollo (Legge3.it): «Il 38% delle famiglie ha difficoltà a pagare le rate del mutuo. Sono più di 6 milioni.

printDi :: 26 luglio 2022 15:30
Sovraindebitamento, il Tribunale di Civitavecchia estingue 256mila euro di mutuo

(AGR) Come ritrovare la serenità con 256mila euro di debiti sulle spalle impossibili da onorare a causa di due gravi malattie e della mancanza di un lavoro stabile? Questa è la domanda che per molto tempo ha tormentato una coppia, rea, solo, di aver voluto realizzare un sogno: acquistare una casa. A supportare i coniugi, dinanzi al Tribunale Di Civitavecchia, liberandoli così da una spirale di disperazione apparentemente senza fine, è stata Legge3.it che, grazie agli strumenti introdotti dalla Legge 3 del 2012, detta “salva suicidi”, aiuta imprenditori e privati a uscire dal sovraindebitamento. 

«Mutui e prestiti non pagati sono situazioni sempre più comuni. Sono più di 6 milioni le famiglie italiane in sofferenza e il 38% ha serie difficoltà nel riuscire a pagare la rata del mutuo. La pandemia, la crisi, le bollette sempre più care, i tassi d’interesse che si alzano e, spesso, un destino avverso, stanno generando una vera e propria emergenza economica. Ma anche dalle situazioni apparentemente più disperate si può uscire, lo testimoniano le 700 famiglie che si sono affidate a noi e i tanti casi vinti», afferma Gianmario Bertollo fondatore di Legge3.it.

 
Questa la storia dei coniugi aiutati da Legge3.it. La coppia, nel 2005, acquista un appartamento per la somma di 200mila euro. Sottoscrivono un contratto di mutuo ipotecario, ottenendo dalla banca il 100% del valore dell’immobile, da restituirsi in 30 anni, con rate mensili di circa 1.000 euro. Al fronte dell’erogazione, fatti i dovuti conti, i coniugi si impegnano dunque a restituire circa 350mila euro.

Un mutuo non semplice da sostenere e che si trasforma in un problema quando alla signora viene diagnosticata una malattia al seno. Un frangente che, per la sua gravità, costringe il marito ad abbandonare l’occupazione per assistere la donna. Stabilizzata la situazione, l’uomo si attiva per cercare un nuovo lavoro che possa garantire il sostentamento della famiglia e il pagamento (almeno in parte) dei pregressi debiti. Un impiego che, al momento, il cliente di Legge3.it non è ancora riuscito a trovare.

La mancanza di una nuova occupazione stabile e l’incalzare dei debiti rendono la situazione finanziaria della coppia sempre più precaria. Anche l’uomo si ammala, riducendo così la coppia, definitivamente, in una condizione di sovraindebitamento apparentemente non superabile. 

«Quella della malattia che va ad aggravare una situazione già complicata di sovraindebitamento – aggiunge Bertollo - è una circostanza che, purtroppo, abbiamo riscontrato spesso nei nostri anni di attività. L’organizzazione internazionale Finance Watch evidenzia, infatti, come il sovraindebitamento impatti negativamente anche sulla salute delle persone, con una probabilità 9 volte maggiore di soffrire di problemi di salute mentale e fisica». 

La coppia, deve restituire 256.491,15 euro e, in casa, si può contare solo sulla retribuzione della donna, che ha un’occupazione a tempo determinato e percepisce una retribuzione mensile netta di circa 200 euro, oltre a una pensione di invalidità di 250 euro mensili. Una cifra, ovviamente, insufficiente….

Il Tribunale di Civitavecchia, applicando le norme della Legge 3/2012 ha però trovato la soluzione. La coppia dovrà vendere l’attuale casa e altri beni di proprietà. Si impegna anche, nel caso riuscisse a trovare un’adeguata sistemazione lavorativa o ricevesse un aumento congruo di salario, a rendere immediatamente edotto il Liquidatore e a versare mensilmente una quota del proprio stipendio per il restante corso del piano di liquidazione (della durata totale di 4 anni) per fare fronte (parzialmente) ai pregressi debiti. 

Il Giudice, a prescindere, si è assicurato che moglie e marito possano sempre avere la possibilità di trattenere la cifra indispensabile a vivere con dignità.

La vittoria ottenuta per i coniugi di Civitavecchia è una nuova grande soddisfazione per Gianmario Bertollo e i suoi collaboratori che, dal 2016, hanno come mission quello di aiutare quante più persone a uscire dal tunnel delle rate impossibili da onorare. «Legge3.it è la più grande organizzazione italiana specializzata in procedure con la Legge 3/2012, l'unico strumento che consente di liberarsi per sempre da tutti i debiti. Questo grazie all’aiuto di professionisti specializzati nel risolvere la crisi da sovraindebitamento».

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