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Benzina, ancora aumenti

print03 novembre 2011 20:46
(AGR) ( AGR ) “Non contento di aver aumentato l’IVA al 21%, e di aver innalzato in diverse riprese l’accisa sui carburanti, il Governo ha pensato bene di aumentare ancora una volta l’accisa.” – dichiarano Rosario trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Nulla da dire sulla motivazione, condividiamo pienamente la necessità di stanziare aiuti per la Liguria e la Toscana, colpite dalle violente alluvioni dei giorni scorsi, ma non è questo il modo.Non è possibile che, ogni volta che si presenti la necessità di reperire urgentemente le risorse, si ricorra sempre alle accise sui carburanti, senza pensare alle pesantissime conseguenze che tali aumenti comportano, sia in termini diretti, vale a dire sui pieni di carburante, che in termini indiretti, cioè sulla determinazione dei prezzi di tutti i beni di largo consumo, trasportati prevalentemente su gomma.

Per avere un’idea di quanto tali rincari incidano sui bilanci delle famiglie basti pensare che, nello stesso periodo del 2010, la benzina quotava a 1.35 al litro, mentre oggi veleggia ad una media di 1.64, che, alla luce dell’aumento odierno, diventeranno 1.65, portando così il conto complessivo di ben 30 cent. in più al litro.

Ciò comporta, in termini annuali, maggiori costi diretti per gli automobilisti di 360 Euro.

A tutto ciò si aggiungono le inevitabili ricadute inflazionistiche, pari a circa 285 Euro annui.

Il totale, tra costi diretti e costi indiretti, ammonta quindi ad un maggiore esborso rispetto allo scorso anno di 645 Euro a famiglia.

È ora che il Governo, invece di continuare a far quadrare i propri conti a spese dei cittadini, si decida ad avviare una seria riforma del settore, attraverso la modernizzazione e la completa liberalizzazione, così come da proposta di legge avanzata dal comitato “libera la benzina”, nonché avviando di pari passo un serio piano di controlli contro i meccanismi speculativi della doppia velocità, diventata ormai un uso comune e diffuso.

  

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