Bilancio regionale nel segno del risanamento
(AGR) ( AGR )Per la prima volta la finanziaria regionale viene votata senza maxi emendamento. E’ un provvedimento di forte rigore perché assorbe 1,7 miliardi di tagli derivanti dalle manovre nazionali. E’ passata con 40 voti a favore e 21 contrari. La manovra vale, in particolare, 1,7 miliardi di euro, tra tagli alla spesa (1,4 miliardi) e maggiori entrate per 300 milioni di euro. Le entrate e le uscite del bilancio di previsione 2012 sono pari a 28 miliardi e 770 milioni di euro in termini di competenza e in 36.556.032.644,38 euro in termini di cassa. Il disavanzo sanitario 2011 è stimato in 840 milioni di euro. Proseguono però le polemiche, aumenterà la benzina (accise regionale al 5%), il bollo auto (10%) ed i servizi (bus ad un 1,50), ma resteranno ivitalizi agli assessori esterni. La presenza di 12 assessori esterni, costa alla Regione Lazio altrettanti stipendi in più ma ora, è certo, resteranno a carico dei contribuenti anche i relativi vitalizi, “pensioni” che fino a ieri non sarebbero spettati a chi non è stato eletto ma solo nominato. La norma prevede, infatti, l’estensione del vitalizio agli assessori esterni attualmente in carica grazie a un sub-emendamento ad hoc della commissione Bilancio.“Non mi risulta che nella storia della regione Lazio ci sia mai stato un bilancio più asciutto e più orientato al risanamento di quello approvato ieri notte alla Pisana." – lo dichiara in una nota il consigliere regionale dell’Udc Pietro sbardella -"Alle condizioni date, la Giunta ha fatto una specie di miracolo virtuoso, nel riequilibrare i tagli imposti dal Governo nazionale e per contenere le uscite a pioggia.">
"Sui costi della politica, ad ogni modo, si sono scontrate visioni diverse, a tratti con ipocrisia, ma anche volendo passar oltre una decisione che ha coinvolto tutta la maggioranza, penso che si debba dare un segnale chiaro ed inequivocabile sui costi della politica. L'UDC ha già proposto la diminuzione delle commissioni consiliari, il riordino delle società regionali e penso che in questa direzione si dovrà muovere anche la revisione della legge regionale, che riporti al centro la reale rappresentanza degli elettori.">