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La marcia degli onesti

print19 agosto 2011 10:56
(AGR) ( AGR ) Il prossimo 15 settembre Adusbef e Federconsumatori hanno organizzato la "marcia degli onesti" per protestare contro il nuvo scudo fiscale allo studio del Governo. Dopo la protesta è in programma un sit in fdavanti Montecitorio a partire dalle ore 11,00,una grande mobilitazionedi milioni di cittadini con le “Tasche vuote” per cercare di riempirle finalmente con i soldi scippati dagli evasori. In particolare, Adusbef e Federconsumatori, che insistono per la tassazione dei capitali rientrati in Italia con lo "scudo fiscale", per prime avanzarono la proposta il 4 novembre 2005 di far gravare su questi capitali una tassa aggiuntiva del 20 per cento equiparandola di fatto all’accordo sottoscritto nei giorni scorsi tra Germania e Svizzera per tassare e regolarizzare i capitali esportati illegalmente nella Confederazione elvetica dai cittadini tedeschi, attraverso un analogo scudo fiscale, che fissa un’aliquota media del 26 % sui capitali scudati, alla stessa stregua degli USA (25%) e Francia (15), invece del 5% corrisposto in Italia.

Uno Stato di diritto, - si legge su una nota della Federconsumatori - come non fa accordi con la mafia e la criminalità organizzata, non può scendere a patti con riciclatori di denaro sporco ed evasori che hanno sottratto 120 miliardi di euro annui dall’imponibile e cionostante sono stati condonati dal ministro Tremonti con un’aliquota del 2,5% nel 2003 e del 5% nel 2009, per il rimpatrio “virtuale” di capitali esportati illecitamente all’estero, lavati in forma anonima nella grande lavanderia statale con un vero e proprio riciclaggio di Stato e riportati in gran parte nei paradisi fiscali o legali.

La proposta di uno scudo fiscale bis (il quarto nell’ultimo decennio),avanzata in questi giorni rappresenta l’ennesima vergogna,una provocazione per avvelenare le acque e deviare l’attenzione sulla sacrosanta proposta avanzata da Adusbef e Federconsumatori di una imposta patrimoniale del 20% su 105 miliardi di euro di capitali scudati,che oltre a far pagare per la prima volta evasori e riciclatori di denaro sporco, farebbe rientrare nelle tasche dello Stato ben 21 miliardi di euro, che non devono affatto sostituire la tassa di solidarietà,ma compensare il taglio dei trasferimenti degli enti locali, impedire l’attacco a pensioni e stato sociale,eliminare i ticket sulla salute e l’aumento delle accise sui carburanti.

Non esistono ostacoli tecnici né di natura giuridica o costituzionale all’una tantum del 20% sulle basi imponibili regolarizzate attraverso lo scudo fiscale del 2009, né la violazione del sacro principio dell’anonimato promesso agli evasori, poiché sarebbero banche ed altri intermediari autorizzati quali SGR, società finanziarie e fiduciarie,gli stessi soggetti chegestirono nel 2009 la regolarizzazione dei capitali a fungere da soggetti imponibili che detrarranno così l’aliquota del 20% sui capitali scudati per girarli allo Stato senza violare la riservatezza, ammesso che bisogna ancora offrirla ad incalliti evasori che hanno vissuto come tenie nel corpo dei contribuenti onesti.

Non si capisce perché, - prosegue la Federconsumatori - a fronte di una manovra lacrime e sangue del Governo, che fa gravare i costi sui soliti noti, quali lavoratori e pensionati in regola con gli adempimenti fiscali, già bersagliati da tasse e balzelli aggiuntivi appena introdotti 1 mese fa, come la patrimoniale sui dossier titoli, la possibilità degli enti locali di aumentare le proprie addizionali Irpef dell’1%,iticket sulla salute e le accise sui carburanti, il ministro dell’Economia si opponga ad una tassa straordinaria che va a colpire evasori ed elusori fiscali, che da decenni sottraggono al fisco circa 120 miliardi di euro l’anno, con un nome e cognome perché hanno aderito al terzo scudo fiscale tassato al 5%, a meno che il ministro Tremonti,negando tale sacrosanta imposta straordinaria, non si erga a garante tra i più affidabili di evasori e riciclatori che hanno lavato i capitali sporchi, come quelli frutto di evasione, con il sigillo dello Stato.

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