Patto di stabilità interno - Anno 2005
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La Circolare del ministero dell'economia e le finanze n. 4/2005 concernente il “patto di stabilità interno” per gli anni 2005-2007 ha per destinatari: le Province, i Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, le Comunità montane con popolazione superiore a 10.000 abitanti, le Unioni di comuni e le Comunità isolane con popolazione superiore a 10.000 abitanti.La circolare contiene criteri interpretativi per l’applicazione del patto di stabilità interno da parte degli enti locali secondo le disposizioni della legge finanziaria 2005 (art. 1, commi da 21 a 41). Le novità introdotte rispetto alle regole degli anni precedenti: - estensione dei soggetti coinvolti nel patto di stabilità interno e nel suo monitoraggio via web; - introduzione di un sistema premiante per gli enti che, se “virtuosi”, possono incrementare la loro spesa media del triennio 2001-2003 dell’11,5%; se “non virtuosi” non possono, invece, aumentarla oltre il 10%. Per l’individuazione della “virtuosità” o meno di un ente si deve far riferimento ai propri pagamenti correnti medi pro-capite 2001-2003 confrontati con quelli della propria classe di riferimento, così come individuati dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 26 gennaio 2005. - definizione degli obiettivi programmatici (sia per la gestione di competenza che per quella di cassa) espressi in termini di spese (correnti e in conto capitale), e non più di saldo finanziario”; - esemplificazioni delle modalità di calcolo dell’obiettivo programmatico per l’anno 2005, per la sua declinazione in obiettivi infrannuali, per la comunicazione ed il monitoraggio degli stessi. Il monitoraggio del Patto viene effettuato via web attraverso un sito appositamente dedicato. Le Province, i Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti e le Comunità montane con popolazione superiore a 50.000 abitanti, sono tenute a comunicare ogni trimestre alla Ragioneria Generale dello Stato tutti i dati relativi al patto di stabilità interno. |