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Varato assestamento di bilancio a Roma

print16 novembre 2011 13:35
(AGR) ( AGR ) La Giunta> di Roma Capitale, su proposta dell’assessore Carmine Lamanda (Bilancio e Sviluppo economico), ha varato l’assestamento al bilancio di previsione 2011. Il provvedimento, che sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea capitolina, è stato emanato nel rispetto del termine di legge fissato al 30 novembre e consente – spiega una nota del Campidoglio –, “grazie alle prudenti valutazioni eseguite nella fase di elaborazione della manovra di bilancio dello scorso mese di luglio, di far fronte al maggior fabbisogno emerso”.

“Nonostante i vincoli imposti dal quadro economico generale”, prosegue la nota, “l’assestamento garantisce l’equilibrio della spesa di parte corrente senza introdurre nuove tasse o procedere alla riduzione dei servizi sociali”. Gli investimenti, invece, sono sostenuti da uno “spostamento di somme”, ossia dal “diverso utilizzo dell’avanzo di amministrazione che permette, ai fini del patto di stabilità, di ridurre l’indebitamento”. Si tratta essenzialmente di fondi legati “ad opere non più realizzate o realizzabili”, che vengono riutilizzati per nuove finalità: estinzione di mutui, 20 milioni di euro per proseguire i lavori sulle linee della metropolitana.

In dettaglio, sul fronte della spesa corrente, l’assestamento consente di far fronte a un aumento di uscite pari a un totale di 63.433.104 euro e alle minori entrate: quelle da contributi straordinari di urbanizzazione (10 milioni in meno), quelle dovute a condoni (16 milioni 200 mila euro in meno) e 18 milioni 827 mila euro di minori incassi del contributo di soggiorno (rispetto alle stime del bilancio di previsione).

Nel contempo, l’equilibrio tra entrate e spesa corrente viene assicurato da più entrate derivanti dal recupero di vecchie contravvenzioni (oltre 16 milioni), da maggiori proventi della lotta all’evasione (28 milioni 690 mila euro), da accantonamenti precauzionali (23 milioni 487 mila) e da minori spese (40 milioni 264 mila euro).

Quanto agli investimenti, come detto qui sopra, si definanziano opere non realizzate o irrealizzabili per usare il conseguente avanzo come leva per estinguere mutui e mandare avanti la più importante delle opere pubbliche, i cantieri metro.

“La virtuosità dell’intervento realizzato sulla parte relativa agli investimenti”, conclude la nota di Roma Capitale, “consente inoltre di ottenere un impatto positivo anche sulla spesa di parte corrente, poiché riduce il peso derivante dagli oneri finanziari che gravano sulle casse del Campidoglio, senza per questo intaccare i margini di manovra per il finanziamento di nuove infrastrutture”. (Fonte comune di Roma)

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