XXVI Biennale europea d’arte fabbrile, dal 4 al 7 settembre a Stia (Ar)
Oltre trecento fabbri sono attesi dal 4 al 7 settembre, per la XXVI edizione della Biennale Europea d'Arte Fabbrile, manifestazione dedicata alla lavorazione artigianale e artistica del ferro battuto. Per quattro giorni il borgo toscano si trasforma in un laboratorio artigianale per la mostra


Photocredit Biennale d'arte fabbrile Stia 2025
(AGR) Dall’Australia agli Stati Uniti, dal Giappone alla Finlandia fino al Niger: sono oltre 300 i fabbri e le fabbre provenienti da 20 Paesi distribuiti sui cinque continenti a raggiungere Stia, in provincia di Arezzo, dal 4 al 7 settembre, per la XXVI edizione della Biennale Europea d'Arte Fabbrile, manifestazione dedicata alla lavorazione artigianale e artistica del ferro battuto, promossa e organizzata dall’associazione autonoma per la Biennale di Arte Fabbrile Stia e dal Comune di Pratovecchio Stia.
Per quattro giorni il piccolo borgo toscano, nel cuore del Casentino, si trasforma in un laboratorio artigianale per la mostra d’artigianato artistico del ferro battuto che dal 1976, la più longeva del mondo, punta a promuovere l’antica tradizione di un mestiere fortemente radicata nel territorio e nella comunità locale proiettandola nel futuro, contribuendo alla costruzione di un nuovo immaginario intorno alla lavorazione del ferro, in linea con le evoluzioni e le esigenze della società contemporanea.
Un evento sempre più internazionale che riconosce il borgo di Stia come centro d’eccellenza per la lavorazione del ferro e dei metalli in Europa, membro del “Ring of the European Cities of Iron Works”, la rete che dal 2003 unisce le città europee più significative nella tradizione del ferro battuto, promuovendone la tutela e la valorizzazione attraverso scambi culturali e progettualità condivise.
La Biennale del ferro di quest’anno è inoltre partner italiano del progetto europeo “Iron Notes”, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma “Europa Creativa”. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la tradizione artigianale della forgiatura del ferro, stimolando riflessione culturale sulla sua funzione nella contemporaneità. Ne fanno parte, insieme alla Biennale di Stia, università di primo piano nel campo della formazione artistica e della sperimentazione sulla materia tra cui la LAB University of Applied Sciences (Finlandia), l’Estonian Academy of Arts (Estonia), la Oslo National Academy of the Arts (Norvegia), l’Università di Göteborg (Svezia) e l’azienda finlandese di forgiatura ME-talli Oy. Nell’ambito di Iron Notes saranno esposte le opere realizzate
dagli artigiani provenienti dai paesi partner frutto di uno scambio culturale e inoltre, venerdì 5 settembre, il Salone del “Museo dell'Arte della Lana” della Fondazione Lombard presso il Lanificio ospiterà la conferenza “Iron notes - Forgiare dialoghi europei: l’arte del metallo tra memoria, spazio e società” a cui prendono parte accademici e imprenditori del ferro finlandesi, estoni, norvegesi, svedesi e italiani.
Da tutto il mondo, per la Biennale, arriveranno a Stia fabbri e fabbre che si sfideranno, singolarmente o a squadre, nell’evento più atteso, a cui si può assistere dal vivo e osservare come nasce un lavoro in ferro: il campionato del mondo di forgiatura, quest’anno ispirato al tema “Miti e magie”. I maestri e le maestre avranno a disposizione tre ore per craere un’opera inedita utilizzando solo fuoco, incudine e martello.
Le 14 opere realizzate per la quinta edizione del “Concorso Internazionale di Scultura” saranno invece esposte in Piazza Tanucci, l’opera vincitrice tra queste sarà proclamata nella giornata di chiusura, insieme al vincitore del campionato di forgiatura e al vincitore del concorso di disegno. La competizione di fotografia si svolge invece durante la Biennale e la premiazione poi avviene a novembre.
Il programma dei quattro giorni è ricco: tra le novità di questa edizione si segnala la delegazione di fabbre americane che al Lanificio forgerà dal vivo una panchina dedicata al tema della donna e la delegazione dei fabbri siciliani una scultura ispirata all’Etna: entrambe le opere saranno donate all’associazione ed esposte in città. Inoltre, presso la Cappella della Madonna del Ponte, sarà allestita un’esposizione di croci realizzate da fabbri della Lituania. La tradizione lituana della lavorazione delle croci è stata riconosciuta dall’UNESCO come capolavoro del patrimonio dell’umanità. Vengono dal Niger invece i fabbri che lavoreranno, con una dimostrazione dal vivo, gioielli tradizionali all’interno del mercatino. In programma anche un calendario di conferenze e convegni dedicati al mondo del ferro, a cui prenderanno parte architetti e artigiani tra i più rappresentativi della professione a livello italiano e internazionale.
Durante la Biennale avrà luogo “Iron notes summer camp”, un campo residenziale professionalizzante nell’ambito del programma europeo Erasmus+, rivolto a studenti delle università e enti partner del progetto europeo, che si confronteranno con i fabbri italiani e internazionali, nuove tecniche e nuovi approcci che sperimenteranno presso il Lanificio e presso la sede di STIA School Training Iron & Arts. Il camp è realizzato anche grazie al supporto di Regione Toscana e proseguirà anche oltre la fine della manifestazione, andando a concludersi il 10 settembre.
Ma quella della lavorazione del ferro è un’arte che si trasmette sin da piccoli: ci sarà il laboratorio di forgiatura per bambini e bambine (da 6 a 12 anni) tenuto dalla maestra artigiana Daphne Kooistra e il maestro Paul Klaasen che li guideranno alle forge.
LA STORIA DELLA BIENNALE E IL LOGO DISEGNATO DA PIETRO ANNIGONI
La Biennale d’Arte Fabbrile di Stia, nata nel 1976 da un’idea di Pier Luigi della Bordella e Ivan Bruschi, da quasi 50 anni apre le porte ai grandi maestri e ai giovani fabbri provenienti da tutto il mondo, celebrandone talento e maestria. Il logo della manifestazione è rappresentato proprio da un “Fabbro” disegno a sanguigna e carboncino dal pittore Pietro Annigoni, di origini milanesi ma fortemente legato a Stia, dove aveva una residenza. Qui, nei pressi della Pieve di Santa Maria Assunta, si può vedere anche un suo affresco raffigurante San Francesco con gli uccelli insieme a tutte le opere in ferro battuto che negli anni sono state donate alla città e che è possibile ammirare con una passeggiata per il piccolo centro del borgo.
La Biennale Europea d’Arte Fabbrile di Stia è realizzata dall’Associazione Biennale d’Arte Fabbrile e il Comune di Pratovecchio Stia, in collaborazione con Regione Toscana, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Camera di Commercio di Arezzo-Siena e BCC Banca di Anghiari e Stia, con il patrocinio della Provincia di Arezzo, di Confartigianato Imprese Arezzo, CNA Arezzo e CESVOT.