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Fiumicino, il sindaco Montino insorge contro Altavilla (Ita) per le parole espresse nei confronti degli ex-lavoratori Alitalia

Montino: forse a lui non interessa il destino di migliaia di uomini e di donne che hanno perso il proprio lavoro, ma a noi saremo al loro fianco. Faccio appello all’attuale Governo perché prenda provvedimenti in materia ed affinché non permetta tali pubbliche offese rivolte a migliaia di lavoratori.

printDi :: 13 gennaio 2022 18:30
Fiumicino, il sindaco Montino insorge contro Altavilla (Ita) per le parole espresse nei confronti degli ex-lavoratori Alitalia

(AGR) “Le parole espresse dal presidente di Ita Altavilla in Commissione Trasporti sugli ex lavoratori Alitalia sono inaccettabili e vergognose. Forse a lui non interessa il destino di migliaia di uomini e di donne che hanno perso il proprio lavoro, ma a noi sì. A noi, che vediamo ogni giorno le difficoltà e la disperazione che affrontano queste famiglie, a noi che siamo sempre stati al loro fianco nella battaglia per i diritti e per il lavoro. E continueremo a esserlo, nelle prossime inevitabili manifestazioni che ci saranno, anche a seguito delle parole offensive espresse da Altavilla”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.

“La posizione del presidente di Ita – aggiunge – continua a essere, come abbiamo più volte affermato, sconcertante e incompatibile con l’epoca che tutti noi stiamo vivendo. Ma d’altronde che a lui non interessasse il destino di uomini e donne che per anni sono stati a servizio di Alitalia già ce lo aveva dimostrato, disconoscendo, al momento delle assunzioni Ita, il contratto nazionale di lavoro a favore di accordi interpersonali, del taglio fino al 40% delle retribuzioni, delle chiamate ad personam, senza un minimo di interlocuzione. Faccio appello all’attuale Governo perché prenda provvedimenti in materia, una volta per tutte, e affinché non permetta tali pubbliche offese rivolte a migliaia di lavoratrici e lavoratori che involontariamente sono piombati in un destino incerto e assai difficoltoso per loro e per le proprie famiglie”.

 
“Questo a maggior ragione – conclude Montino – trattandosi di un’azienda del Ministero dell’Economia. Attenzione, perché così ci si apre a conflitti epocali superati da tanti anni in Italia e in Europa con tutti coloro che sono titolari di aziende pubbliche e private, che pensano di poter tornare ai periodi precontrattuali, precedenti agli accordi sindacali. È un viatico che rischia di sprofondare nel baratro l’intero mondo del lavoro”. 

A Montino aggiunge la sua condanna ancxhe Michela Califano, consigliere Pd Lazio: “Non mi interessa di quello che succede a quelle persone”. “Non siamo una Croce Rossa dei dipendenti Alitalia”. Le parole pronunciate dal Presidente di Ita, Altavilla, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera, sono talmente volgari da richiedere un immediato intervento del Governo. Draghi rimuova subito questo signore che non ha capito due cose di una semplicità disarmante. Primo: il suo stipendio lo pagano anche tutte quelle persone che lui stesso ha licenziato con un piano industriale folle e che oggi si permette anche di dileggiare. Due: per noi, ma evidentemente non per lui, la dignità di una persona non ha valore. E visto che lui la dignità non sa nemmeno dove stia di casa faccia i bagagli ed emigri il più lontano possibile. Un uomo del genere è totalmente inadeguato a svolgere qualsiasi tipo di mansione. Invece di scusarsi per non aver portato uno straccio di idea innovativa e aver trasformato la nostra compagnia di bandiera in una società di trasporti regionale Altavilla ci viene pure a fare la predica, dicendo che il problema sono i lavoratori e non quei manager come lui che guadagnando milioni di euro hanno mandato in bancarotta Alitalia. Una vergogna mai vista". 

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