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Fiumicino, la crisi dell'indotto aeroportuale preoccupa il comune

In Commissione Lavoro affrontati i problemi del comparto aeroportuali e dell'indotto che riguarda 40 mila addetti. Nardozi (presidente): parliamo di alberghi e B&B, ristoranti e bar, esercizi commerciali e terziario, di imprese di servizi specializzati

printDi :: 27 aprile 2021 17:01
Fiumicino, la crisi dell'indotto aeroportuale preoccupa il comune

(AGR) "Nell’ambito della odierna seduta della Commissione Lavoro abbiamo affrontato i gravi problemi che affliggono l’intero comparto dell’indotto aeroportuale di Fiumicino. Perché, l’aeroporto Leonardo da Vinci non significa solamente Alitalia, pur con tutti i suoi gravi problemi irrisolti. Aeroporto significa anche circa 40.000 addetti, che sono in gran parte riconducibili alle numerose aziende che operano nel bacino imprenditoriale più importante del Centro Italia". Lo dichiara il presidente della Commissione Lavoro e Bilancio Giampaolo Nardozi.

"Moltissimi di questi lavoratrici e lavoratori -prosegue - fanno parte del grande mondo delle aziende operanti nell’indotto aeroportuale, che rischiano anch’esse di pagare a caro prezzo la crisi profonda del trasporto aereo italiano. Infatti, la pandemia causata dal covid ha sì colpito l’intero sistema aereo mondiale ma, se possibile, ha accentuato debolezze e storture del sistema aeroportuale in Italia, e di Fiumicino in particolare. Un grande hub internazionale, quest’ultimo, che si rivela sempre di più avere piedi di argilla! Per discutere di questi gravi problemi, abbiamo perciò avuto come ospiti in Commissione le rappresentanze sindacali degli operatori delle aziende dell’indotto, proprio per dare voce alle loro istanze, come del resto questa Amministrazione ha fatto nei confronti delle rappresentanze dei dipendenti di Alitalia. Ciò perché è nostra intenzione agire sempre a difesa del diritto al lavoro, cercando di sostenere in ogni modo le richieste legittime dei dipendenti, anche oltre la semplice azione politico amministrativa".

 
"Però, come per gli operatori aeroportuali, non ci dimentichiamo di tutti i nostri concittadini che lavorano nelle centinaia di aziende locali, che fanno parte anch’esse del grande sistema dell’indotto aeroportuale. Parliamo di alberghi e B&B, di ristoranti e bar, di esercizi commerciali e del terziario, di imprese di servizi specializzati che, per gran parte dei loro introiti, sono legate a filo doppio al destino ed alle fortune dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Anche nei confronti di queste imprese e di questi operatori, nostri concittadini, come per i loro colleghi aeroportuali, la nostra azione - conclude - si svilupperà nelle forme più forti ed adeguate, per sostenere anche per loro il diritto ad un giusto lavoro ed un giusto reddito, anche nel prossimo futuro".

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