A San Siro, Roma perfetta, ma vince il Milan del non-gioco
Milan - Roma 1 - 0

Milan - Roma 1 - 0
(AGR) Non ricordavamo un Milan così brutto, a volte timido e timoroso, costretto per buona parte della gara a starsene schiscio schiscio nella sua metà campo, incalzato in permanenza da una Roma brillante, piena di idee, a tratti spavalda nella sua intraprendenza; una Roma che avrebbe potuto chiudere il primo tempo con due, tre goal all’attivo e realizzarne altrettanti nella ripresa, visto che il Milan appariva piuttosto barcollante, occupato com’era a cercare di rabberciare una resistenza valida, lì lì per capitolare da un momento all’altro, con rischio di goleada romanista.
Ma il football, lo abbiamo scritto e sottolineato più volte, è pieno di partite vinte grazie a un solo tiro in porta, di tre punti sgraffignati grazie a portentosi colpi di… fortuna, e questo Milan-Roma ne è l’ennesima riprova perché è bastata la fiammata di Leao, la sua solita fuga sulla sinistra – un numero ormai trito e ritrito che conoscono tutti (meno N’Dicka, evidentemente) – con scontatissimo cross a seguire (idem come sopra), con pallone raccolto e insaccato da Pavlovic al 39’. Bene, bravo Milan.
Qualcuno ha definito questo Milan-Roma ‘partita intensissima’, ma noi di ‘intensissima’ abbiamo visto solo la gran voglia della Roma di conquistare i tre punti. Approssimativamente contrastata da un Milan che faceva fatica a star dietro alla grande dinamicità dei romanisti, a tratti apparsa persino irridente, sembrava che i rossoneri fossero lì a badare più a non prenderle che a darne, sciorinando il solito, scarno calcetto all’italiana, in attesa dell’occasione buona. Quel calcetto, che in tempi ormai remoti è stato altamente redditizio per il nostro football, pensavamo fosse stato mandato al macero, invece lo abbiamo visto riproposto nel tempio del calcio da un cast piuttosto scadente. A credito della Roma mancano diversi goal, che le avrebbero dato una squillante vittoria.
Ma se i tre punti non sono arrivati, i romanisti devono recriminare solo con sé stessi. Quanto al Milan, quello visto contro la Roma non è neanche lontano parente del leggendario squadrone dei Rijkard, Gullitt e Van Basten, apparendo, piuttosto, una squadra di media classifica baciata dalla buona sorte, che del blasonatissimo ‘Milan’ ha solo la maglia.
















