(AGR) Sacrofano, coltivazione casalinga di marjuana, in manette 35enne, denunciate madre e sorella

I Carabinieeri insosspettiuti dal forte odore che veniva dall'appartmanto hanno deciso di eseguire una perquisizione che ha consentito rinvenire ben 15 piante di marijuana, in vasi, con altezza compresa tra gli 80 e i 130 cm . Arrestato 35enne e denunciato sua madre e sua sorella, di 65 e 31 anni

Di E. B.: Redazione AGR :: 27 dicembre 2025 15:51

Carabinieeri Cassia le piante sequestrate

(AGR) Nel rispetto dei diritti degli indagati, da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento (indagini preliminari) e fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente tutelato, si comunica quanto segue.

I Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno arrestato un 35enne e denunciato sua madre e sua sorella, di 65 e 31 anni, sue conviventi, tutti gravemente indiziati per reati inerenti agli stupefacenti.

In particolare, nell’ambito di un servizio antidroga, i Carabinieri della Stazione di Sacrofano, insospettiti da un persistente odore provenire dall’abitazione dell’indagato, hanno deciso di eseguire una perquisizione che ha consentito rinvenire ben 15 piante di marijuana, in vasi, con altezza compresa tra gli 80 e i 130 cm. Di queste, alcune erano coltivate all’esterno, nel portico dell’abitazione, e occultate dietro alcuni materassi posti a copertura, mentre le altre all’interno di tende idroponiche dotate di sistemi di aerazione e illuminazione.

Nel corso del controllo sono stati anche rinvenuti 17 flaconi di fertilizzante e materiale per la pesatura e la macinatura/tritatura.

Il 35enne è stato arrestato per il reato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre la madre e la sorella sono state denunciate per concorso nelle attività di coltivazione.L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Tivoli su richiesta della Procura della Repubblica.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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