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Federbalneari risolve il problema dei canoni demaniali a Fiumicino

print17 gennaio 2012 20:16
(AGR) L’azione diintermediazione diRenato Papagni alla Conferenza dei Capi Gruppo nelComune di Fiumicino mette tutti d’accordo. L’ing. Massismo Guidi: “mi sembra una proposta importante”.Il Comune di Fiumicino si affaccia al mare. Un primato positivo, Fiumicino risulta infatti la prima amministrazione comunale della Provincia di Roma ad affrontare a viso aperto il conflitto tra Stato, (rappresentato dal Demanio) edimprenditoria balneare. Si è tenuto nella mattinata di oggi, lunedì 16 gennaio, un tavolo nella sala riunioni del Consiglio Comunale per dibattere sul problema della definizione dei criteri di calcolo dei canoni demaniali. Presenti i Capi Gruppo, il Presidente del Consiglio di Fiumicino, Mauro Gonnelli, le rappresentanze delle associazioni balneari, il Direttore dell’Agenzia del Demanio del Comune di Fiumicino Massimo Guidi, l’avvocatura del Comune di Fiumicino. La questione a Fiumicino è molto delicata, molti concessionari rischiano di perdere l’azienda; a causa il mancato versamento all’erario, è stato avviato l’iter di decadenza della concessione. Le aziende balneari hanno, infatti, smesso di pagare il canone a causa del raddoppio delle tariffe demaniali, introdotte dalle disposizioni inserite dalla Circolare n°22 del 2009 dal Ministero Dei Trasporti. Il provvedimento, equiparando le pertinenze demaniali,(cucine, bagni, magazzini) a quelle commerciali, andava ad aumentare il canone, fino a quasi raddoppiarlo.

Questa la proposta di FederBalneari Italia: partendo dal presupposto che nessun concessionario dovrà astenersi dal pagamento del canone demaniale, i titolari degli stabilimenti pagheranno la quota del canone che hanno sempre sostenuto, riguardo invece alla soma aggiuntiva (quasi il doppio), l’iniziativa di FederBalenari Italia prevede ilcongelamento della quota restante attraverso il pagamento conla formula di garanzia della Fideiussione.Altre ipotesisostenute da altre sigle balneari intendono invece impugnare la causa e percorrere la via delTribunale, astenendosi totalmente dal pagamento della soma restante del canone.“ il dopo 2015” è già alle porte - spiega alla platea il Presidente Renato Papagni -.Sarebbe opportunoper i balneari avvicinarsi a quella data senza macchie e soprattutto senza aver attivato procedure di decadenza della concessione.

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