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Fiumicino, no a nuove costruzioni

print23 febbraio 2012 21:04
(AGR) ( AGR )“Quanto emerso dal tavolo tecnico svoltosi nella sede dell’Autorità di Bacino non ci rassicura. Affermare di non sapere quanto debba essere alta la strada di cantiere e l’argine da realizzare per svincolare i terreni dell’Isola Sacra, sparando cifre a casaccio, 30 centimetri, 50, 2 metri, significa non voler rispondere e non dare certezza alcuna”. Lo dichiara il presidente del consiglio comunale di Fiumicino, Mauro Gonnelli che sottolinea: “L’aver trasformato una strada di accesso al porto turistico come un problema di protezione civile, facendo presagire che l’opera verrà realizzata con fondi regionali, lascia più di un dubbio sulle reali tempistiche.... andando verificata l’effettiva disponibilità della cifra nelle casse della protezione civile o in quelle regionali. È importante chiarire che qualora effettivamente la strada di collegamento con il porto turistico venisse realizzata con fondi pubblici, la Ip e il gruppo Acqua Marcia-Caltagirone, dovranno comunque rispettare gli impegni presi in sede di accordo di programma, immettendo nuovamente la cifra risparmiata nelle disponibilità della città per realizzare il Ponte Due Giungo, il lungomare e tutto ciò che è stato previsto”.

“Dobbiamo ancora prendere atto - afferma il consigliere comunale del Pdl, William De Vecchis - del comportamento arrogante e di chiusura dei tecnici dell’Autorità di Bacino che questa mattina, invece di ricevere una delegazione dell’amministrazione comunale, degli imprenditori edili di Fiumicino e dei cittadini, ha preferito chiamare la polizia di Stato come fossimo delinquenti. Un atteggiamento incomprensibile e gravissimo”.

“Non ci interessa la speculazione politica come purtroppo stanno cavalcando i gruppi consiliari di Pd e Idv - conclude il consigliere provinciale del Pdl, Anselmo Tomaino -. Il problema del rischio esondazione è vecchio di 15 anni, periodo nel quale si sono susseguite le giunte Badaloni, Storace, Marrazzo, Montino e solo ultimamente Polverini. Non va dimenticato tra l’altro che le concessioni per la realizzazione del porto sono a firma Montino. I cittadini oggi pretendono risposte e non hanno alcuna intenzione di assistere a inutili battibecchi. L’invito che rivolgiamo alle forze politiche è di coalizzarsi di fronte a una crisi drammatica che potrebbe riflettersi in maniera pesante sulla città, lasciando a casa per una volta la propaganda politica. Mentre l’auspicio è che i comitati non abbassino la guardia”.

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