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Fiumicino servizi, quale futuro?

print27 dicembre 2011 00:10
(AGR) ( AGR )Che fine farà la Fiumicino Servizi ora che il bando per il servizio di raccolta è stato assegnato ed il contratto in scadenza? E quale il destino dei dipendenti della municipalizzata che sotto l’albero hanno trovato l’ennesimo regalo di questa amministrazione: le prime lettere di licenziamento? Non bastano le blande rassicurazioni del sindaco e le poche righe riportate sul bando di affidamento del servizio, Italia dei valori e Partito democratico chiedono che l’amministrazione comunale esca finalmente allo scoperto e dichiari ufficialmente:

-a chi è stato affidato l’appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti, visto che accesso agli atti presentato risulta essere stato assegnato>

-se le condizioni contrattuali degli ex dipendenti comunali della Fiumicino Servizi rimarranno tali, sia a livello collettivo che persona

-se i dipendenti oggi in forza alla municipalizzata saranno assunti in qualità di dipendenti o come soci di cooperativa>

-se eventuali assunzioni dovranno avere le stesse condizioni degli altri lavoratori

-qualora la nuova società rompesse il contratto con il comune di Fiumicino prima della naturale scadenza, sarà il comune a farsi garante per i lavoratori anche con la nuova ditta?“Il continuo ostruzionismo del centrodestra, che evidentemente non possiede nel proprio Dna valori come confronto e democrazia - dichiara il consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio - ha impedito all’opposizione nell’ultimo consiglio comunale, di rivolgere queste domande direttamente al sindaco. E ai dipendenti della Fiumicino Servizi, presenti in massa, di avere risposte chiare. A differenza di quanto continuano a sventolare Canapini e la sua claque la situazione occupazionale della municipalizzata è tutt’altro che tranquilla. Qui non si capisce a quali condizioni i dipendenti saranno assunti, con quali modalità e se dovranno abbandonare un contratto a tempo indeterminato per uno precario”.

“Il gioco del centrodestra è chiaro, agevolare la parte privata garantendo contratti più che flessibili e dando la possibilità all’ati che ha vinto il bando di gestire insieme alla raccolta dei rifiuti anche la discarica e l’inceneritore che verranno installati sul nostro territorio. Ora staremo a vedere se il decoro urbano finalmente garantirà quegli standard promessi e mai mantenuti negli ultimi dieci anni. L’Idv continua a nutrire dubbi sul raggiungimento del tetto del 65 per cento di differenziata nel 2012. I sette milioni inseriti nel bando non saranno sufficienti a toccare la quota promessa dal sindaco, che non verrà sfiorata nemmeno nel 2013 quando, in ottemperanza al bando, è previsto un nuovo aumento della Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani”.

“Il dato ancora più triste – concludono Cutolo e Calicchio – è che una società al 51 per cento pubblica, dunque di proprietà dei cittadini, che dieci anni fa valeva diversi milioni di euro oggi a causa dell’atteggiamento scellerato e astioso di un sindaco ormai fuori dalla realtà è stata lentamente smembrata e ora si appresta a chiudere”.

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