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I fantomatici progetti del ''Secondo Polo Turistico'' nel XIII Municipio

print14 maggio 2010 18:28
(AGR) Il “Labur”, laboratorio di urbanistica del XIII Municipio denuncia i ritardi e la progettualità contenuta nel programma del secondo polo turistico, definito un “manifesto” di campagna elettorale. Ecco l’analisi compiuta dagli urbanisti: “Si tratta di otto “finti progetti”, nessun cantiere aperto. Opere di cui ancora non esiste un bando di gara, altre già bloccate sul nascere da ricorsi al TAR e fronti antiespropri.
Il Secondo Polo Turistico nel XIII Municipio è semplicemente un manifesto di campagna elettorale permanente.
Sul "Secondo Polo Turistico" Mauro Cutrufo, vice sindaco di Roma, ha puntato la sua campagna elettorale permanente. Dei 23 progetti che lo compongono, per altro mai presentati nel dettaglio, solo i seguenti sono previsti nel XIII Municipio:

01 - waterfront di Ostia e viabilità tangenzia

12 - qualificazione, accessibilità e servizi dell'area archeologica di Ostia Antica>

13 - sistema di fruizione e valorizzazione dei parchi naturalistici ed archeologici (Castel Fusano e Castel Porziano)>

16 - centralità di PRG, ambiti di trasformazione urbana previsti con rilievo turistico (centralità Acilia-Madonnetta)>

17 - viabilità di collegamento Ostia-Ponte della Scafa-Fiumicino>

18 - viabilità di collegamento Cristoforo Colombo-Ponte di Dragona-Fiumicino>

19 - riqualificazione della Via del Mare>

21 - Porto turistico di Fiumicino e ampliamento porto turistico di Ostia>

E’ evidente anche ad un neofita che nessuno di questi progetti sarà pronto nei prossimi 5 anni, sempre se si realizzeranno. Nel dettaglio, il Ponte di Dragona (nr.18) e la riqualificazione della Via del Mare (nr.19), di cui si parla da anni, sono solo delle chimere. Il progetto previsto per la Via del Mare è stato bloccato dopo i sondaggi archeologici che hanno portato alla luce una necropoli romana già nota, all'altezza dell'incrocio di Ostia Antica. Assurdo l’inserimento della Centralità Acilia-Madonnetta che non ha alcun rilievo turistico, visto che l'unico progetto perseguibile è quello del nuovo carcere di Roma, previsto già da Ottobre 2008 dal Dipartimento Affari Penitenziari, con 1.456 posti, momentaneamente saltato dopo l'affossamento della Protezione Civile Servizi SpA.
In alto mare il raddoppio del Porto Turistico di Ostia. Non è stata chiusa nemmeno la Conferenza dei Servizi. Anche il sistema di fruizione dei parchi naturalistici (nr.13) è campato in aria: la tenuta presidenziale di Castel Porziano non si potrà mai aprire al pubblico perché esula dagli accordi sul Federalismo Demaniale; mentre la pineta di Castel Fusano ancora deve veder completata la progettazione iniziata dopo l'incendio del 4 luglio 2000, fattore che non consente di aggiungere altri nuovi interventi di riqualificazione. Senza parlare dell'area archeologica di Ostia Antica, in degrado dopo il Commissariamento e l'unificazione delle Soprintendenze. Per altro non sono mai stati previsti interventi dentro l'area degli scavi.
Cosa rimane allora di concreto? Il Ponte della Scafa, il waterfront di Ostia e la riqualificazione dell'Idroscalo di Ostia, inserita in una ipotetica Oasi Naturale di Fiumara Grande, alla foce del Tevere. Ma anche questi progetti sono fumosi. Per il Ponte della Scafa sono stati ipotizzati 32 milioni di euro di spesa. Fine lavori previsto in autunno 2013. Il termine ultimo per il ricevimento delle offerte è il prossimo 24 maggio a cui seguiranno i tempi di aggiudicazione. Per altro nel bando di gara è scritto che "l’aggiudicazione definitiva dell’appalto è subordinata all’intervenuto di perfezionamento delle procedure di espropriazione e di occupazione ad urgenza e, con esse, all’intervenuta disponibilità delle aree".
E' di questi giorni però la notizia di un fronte antiespropri di 500 persone, logica conseguenza dell’incapacità a gestire grandi progetti. Per il waterfront di Ostia, poi, la situazione rasenta il surreale. Durante l'unico evento pubblico in cui se ne è parlato, si sono presentate le bozze progettuali del vecchio concorso di idee del 2004, bandito dal XIII Municipio nell’ambito del Contratto di Quartiere "Lungomare di Roma".
Nulla di più, niente di concreto. Il bando del 2004 nasceva dalla Legge n° 8/2002, art.11, con cui la Regione Lazio aveva disposto che i Municipi del Comune di Roma potessero presentare i c.d. Contratti di Quartiere, contenenti interventi di riqualificazione ambientale, miglioramento dell’arredo urbano, sostegno sociale e integrazione culturale. Insomma, un progetto vecchio di 6 anni”.

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