Maccarese, no all'impianto di biogas
(AGR) “Se il centrodestra pensa di farci fessi ha sbagliato di grosso. Come abbiamo detto no all’ipotesi di una discarica e un inceneritore diremo no a un mega impianto di biogas a Maccarese con annessa centrale di generazione dell'energia elettrica. Canapini e soci, dopo essersi visti sfilare da sotto il naso il business dei rifiuti, ora non provassero a girare la frittata e appiopparci un’altra discarica ampia 16 ettari in piena riserva del litorale gestita dall’Ama cambiandogli nome. Se il centrodestra ha deciso di fare un regalo ad Alemanno e co. sulla pelle nostra sbagliano di grosso”. Lo denunciano il consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio e il responsabile del gruppo ambiente e territorio del Partito democratico, Raffaele Megna.“Con il Pd non attacca. Provare a spacciare la lavorazione dei rifiuti organici per compostaggio, come sta tentando di fare il centrodestra, non funziona - afferma Raffaele Megna -. Il gas che origina la “digestione”, per produrre energia, deve essere bruciato. Il che significa polveri sottili e inquinamento. A fronte di cosa? Niente. Nessun posto di lavoro perché l’impianto sarà realizzato da ditte tedesche. Nessun vantaggio energetico per Fiumicino. Solo un decadimento della già scarsissima qualità della vita al quale questo centrodestra ci ha condannato”.
“Gli unici guadagni saranno per l’Ama e per il Comune di Roma dell’amico Alemanno - sottolinea il consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio -. I biodigestori sono impianti sporchi dai quali si ricava metano di scarsa qualità e non utilizzabile per esempio in agricoltura. La nostra idea di Comune non prevede discariche, non prevede poli dei rifiuti. E soprattutto non prevede Maccarese al centro di questo problema come invece vorrebbe il Pdl aggiungendo il megsa impianto di biogas ai 2 digestori già presenti un altro che dovrebbe essere localizzato in viale di Porto su un terreno privato. Il centrodestra, piuttosto che fare business e lambiccarsi il cervello per fare un regalo al sindaco di Roma, pensi piuttosto a far partire il porta a porta a Parco Leonardo e dare un’immagine decente a questo comune che continua a essere sporco, degradato e massacrato da una gestione personalistica della cosa pubblica”.