Maltempo, ad Ostia e Fiumicino torna il sereno, ma i danni sono ingenti

Onde di quasi tre metri hanno lambito il lungomare di levante di Ostia raggiungendo la massicciata stradale e proseguendo nell’opera di “demolizione” degli stabilimenti. Allagamenti si lamentano un po’ dappertutto, negli stabilimenti i magazzini sono finiti sott’acqua provocando danni alle attrezzature balneari stivate, danni per diverse migliaia di euro ancora da quantificare.
Idroscalo isolato e molti residenti costretti a rifugiarsi da amici e parenti.Sette persone, sei l’altra notte e una persona disabile ieri mattina, sono state alloggiate momentaneamente in albergo, perché le loro abitazioni erano allagate da venti centimetri d’acqua. Pesanti allagamenti si sono registrati in tutta l’area del Passo della Sentinella, a Focene in viale di Focene, via degli Ormeggi, in via dei Dentali, sulla spiaggia di Mare Nostrum, dove ci sono 60 cm di acqua. Allagamenti anche nel tratto finale di via di Torre Clementina. Un albero si è abbattuto su viale Maria su di un'auto in transito. Danni, per fortuna, solo all'autovettura, illeso il conducente.
Una pre-allerta della Regione è arrivata tramite la Prefettura per il livello delle acque del fiume Arrone, da tenere sotto controllo: adesso si registra un livello di 2,5 metri, quindi alto, anche se il fiume ancora riceve bene. Alle ore 10 di ieri si è riunito il Centro Operativo Comunale per monitorare la situazione.
Stamane restano pozzanghere d’acqua piovana lungo la strada che fiancheggia il Centro Habitat Mediterraneo e il porto turistico, il transito su via dell’Idroscalo resta difficoltoso, intanto montano le proteste dei residenti che temono di essere sgomberati per i continui allagamenti. Polemiche ad Ostia per l’annunciato ennesimo rinascimento morbido sul litorale di Ostia che verrebbe messo in atto quanto prima dalla Regione. Nel 2011 con la presidenza Polverini il rinascimento di Ostia levante costò 5 milioni di euro e non è rimasta un grammo di quella sabbia, anzi l’erosione torna davvero a far paura. I balneari continuano a chiedere con insistenza che il rinascimento sia accompagnato e protetto dalla realizzazione di barriere di scoglie e pannelli soffolti di rocce e successivamente si debba procedere al riporto di sabbia.

