Ostia, la lunga notte del Solstizio d'estate

“Era un progetto che è nato a Natale – ha spiegato il presidente del Rotary Domenico Stamato – e che abbiamo voluto realizzare per ridare slancio e visibilità ad Ostia. E’ stato difficile, ma ci siamo riusciti, nonostante tutto….Con “Solstizio d’estate” (così era stata definita la serata) abbiamo potuto dimostrare che nonostante quanto si dice e si è detto di Ostia, il nostro è un quartiere vivo e pronto a ripartire”. Quello che lascia interdetti, invece, è il comportamento dell’amministrazione che prima vara un bando in cui ha chiesto a cittadini ed associazioni di presentare progetti e poi, di fatto, finisce a fare di tutto per scoraggiare qualsiasi iniziativa. Giuliana Di Pillo, ha espresso la sua riconoscenza agli organizzatori evidenziandone l’impegno, quello che ha dimenticato di dire che la serata si è svolta nonostante i tanti, costosi, orpelli burocratico-amministrativi che gli organizzatori si sono trovati difronte. Il Rotary ha pagato una salata tassa d’occupazione di suolo pubblico ed ha presentato una dettagliata e costosa documentazione preparata da professionisti, anche se era una serata “gratuita” per la cittadinanza e fondamentalmente a scopi benefici, il ricavato della raccolta effettuata ieri sarà, infatti, devoluto al “Grassi”.
Nessuno chiede di trasgredire la norma, ma vista la valenza dell’evento si poteva operare diversamente e prevedere le agevolazioni di rito. Agli applausi finali della lunga kermesse bisogna, infatti, aggiungere una domanda, chi e come sarà in grado di organizzare eventi di qualità come quello al quale abbiamo assistito, se non dispone di un’organizzazione ed una forza economica pari a quella evidenziata dai soci del Rotary? L’alternativa, infatti, sono le feste di quartiere o le “sagre paesane” che, senza togliere niente al loro valenza sociale e comunitaria sono un’altra cosa.

