Regione Lazio, come cambia l'idea di verde urbano

“Un lavoro completo, sia quello sullo specifico articolo che quello sulla Delibera, fatto insieme ad associazioni, paesaggisti, ingegneri, esperti del settore ed al Comitato Nazionale del Verde Urbano. In questo modo la Regione Lazio è la prima regione italiana che avvia l’applicazione concreta della legge nazionale 10/2013 sul verde urbano, lanciando una serie di interventi per la diffusione del verde pubblico e privato: tetti verdi, recinzioni verdi, giardini pensili. Misure che, creando anche un notevole indotto economico per la florovivaistica, riducono le emissioni di inquinanti e di polveri sottili e apportano grandi miglioramenti nella qualità dell’aria, riconoscendone l’importanza della diffusione nei contesti urbani e promuovendone lo sviluppo e la qualificazione delle aree a verde come strumento di valorizzazione del paesaggio e come strumento di contrasto e contenimento delle emissioni climalteranti in atmosfera e della difesa delle falde freatiche in area urbana, come componente strutturale del sistema città destinate ad elevare il confort e il benessere urbano, favorire il risparmio energetico e la prevenzione del rischio idrogeologico”, prosegue la Avenali.
“La Regione Lazio, nell’ambito delle proprie competenze, invita i Comuni a recepire nel proprio Regolamento Edilizio quanto previsto dalla Legge nazionale 10/2013 ‘Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani’; indicazioni che vanno dalla piantumazione di specie autoctone, efficienti per contrastare l’inquinamento atmosferico e la presenza di polveri sottili in quegli ambiti di pertinenza degli edifici, sia pubblici che privati, residenziali o produttivi, come marciapiedi, aree interne ed esterne, recinzioni, pareti, asole; alle indicazioni su come progettare, eseguire e manutenere le eventuali coperture a verde di terrazzi, pareti e autorimesse interrate, utilizzando sempre flora

E poi indicazioni sull’arredo verde degli edifici, che dovrà rispettare i criteri di piena accessibilità per pedoni e disabili; la piantumazione delle specie erbacee, arbustive e arboree che dovrà avvenire entro un anno dall’entrata in vigore del Regolamento del Verde adottato dal Comune; l’applicazione di sanzioni nei confronti dei proprietari delle aree che risultino inadempienti, sanzioni che saranno destinate al mantenimento e all’incremento del verde pubblico; la possibilità di attuare forme di partenariato pubblico-privato per la manutenzione delle aree oggetto degli interventi. Con questa Delibera attuativa”, conclude la consigliera Avenali, “possiamo dire che la Regione Lazio si è dotata di tutti gli strumenti necessari per attuare un vero e proprio cambiamento di approccio nei confronti dell’idea stessa di verde urbano, modificandola e ricostruendola in un’ottica che coniuga bellezza, efficientamento energetico, tutela della salute, sostenibilità. E al contempo questo provvedimento va ad aggiungersi ai tanti sui quali ho lavorato e ho portato a compimento in questa legislatura a favore delle Politiche ambientali, che per me vogliono dire forte spinta verso un modello economico di crescita e sviluppo sostenibile, una migliore qualità della vita”.