Roma, furti e borseggi, nel centro ed all'Esquilino stretta dei Carabinieri, 5 arresti e 9 denunce
Furti d'abbigiamento, in manette un cittadino del Marocco di 35 anni per il furto in una profumeria ed una donna di 46 anni per capi d'abbigliamento. Due cubani arrestati dopo il furto in una chiesa di una borsa di una turista americana. Arrestato un uomo 37enne per cessione di stupefacente.

Carabinieri impegnati controlli nel centro ed alla linea metropolitana
(AGR) I Carabinieri del Gruppo Roma hanno eseguito anche nel week-end di Ognissanti, un servizio straordinario di controllo del territorio nell’area del centro storico e dell’Esquilino nonché presso lo scalo ferroviario Roma Termini, finalizzato alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado, seguendo le linee strategiche indicate dal Prefetto di Roma, dott. Lamberto Giannini, e condivise nell’ambito del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il bilancio dell’attività è di 5 persone arrestate e 9 denunciate alla Procura della Repubblica.
Nel medesimo contesto, sempre gli stessi Carabinieri hanno poi denunciato alla Procura della Repubblica altre 5 persone: un cittadino egiziano per aver fornito false attestazioni al controllo dei militari in via Manin, oltre ad essere risultato inottemperante al provvedimento di allontanamento dalla zona Termini-Esquilino; un cittadino del Pakistan perché trovato in possesso di una borsa e due smartphone risultati rubati; due donne bulgare sorprese in un negozio di via del Corso dopo essersi impossessate del portafogli di una turista venezuelana; un altro cittadino della Romania, invece, è stato denunciato perché sorpreso in sella ad una bicicletta elettrica risultata rubata.
I Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante hanno invece denunciato altre 4 persone: un cittadino egiziano perché sorpreso in via Giolitti, angolo via Manin, dopo aver ceduto dello stupefacente ad un cittadino straniero; una 18enne di Roma fermata dopo aver asportato il portafogli di una donna; due cittadini della Tunisia, senza fissa dimora, perché sorpresi a molestare i passanti impedendo la libera fruizione dei marciapiedi in piazza Guglielmo Pepe e Via Filippo Turati.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
















