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Studenti in corteo oggi ad Ostia. Partito alle 9.00 da staz. lido nord

print25 novembre 2011 22:06
Studenti in corteo oggi ad Ostia. Partito alle 9.00 da staz. lido nord
(AGR) ( AGR )Studenti in corteo oggi ad Ostia. Partito alle 9.00 da staz. lido nord il corteo è terminato a via delle Sirene. Il corteo è stato promosso dall'assemblea degli studenti medi Ostia, sigla che raccoglie gli studenti dei licei Anco Marzio, Labriola, Enriques, Toscanelli, Faraday e Democrito. “Occupy Ostia” perchè si richiama alle grandi mobilitazioni che, dagli Stati Uniti alle piazze dell'indignazione spagnola, si rifiutano di pagare questa crisi e di accettare governi espressione dei poteri finanziari. I giovani hanno chiesto spazi di aggregazione, in una periferia dove mancano luoghi di socialità, e il libero/gratuito accesso alla cultura.“La crisi economica – si legge su una nota diffusa dal movimento - è diffusa ormai in tutto il mondo, e i governi capitalisti dell'occidente, sommersi dal debito pubblico, tentano in ogni modo di farla pagare alle classi sociali più deboli attraverso provvedimenti economico-finanziari (austerity, tagli all'istruzione e alla cultura, privatizzazione dei beni comuni). Per questo motivo sin dall'inizio dell'autunno, in ogni parte del mondo, studenti precari lavoratori cittadini hanno dato vita ad un movimento unitario e globale contro la crisi, che attraverso lo slogan "occupy everywhere" sta conquistando le strade e le piazze di tutto il mondo (Stati Uniti, Cile, Inghilterra, Spagna, Grecia, Italia).In un paese in cui le risposte istituzionali alla crisi si sono tradotte nella dequalificazione e destrutturazione dell'istruzione pubblica, in cui i costi della cultura sono troppo alti e inaccessibili a noi studenti (cinema, letteratura, teatro, musica, arte), in cui vengono privatizzati beni comuni e servizi, in cui il denaro pubblico viene speso unicamente per speculare e guadagnare sui territori (dalla TAV in Val di Susa all'Inceneritore a Fiumicino), in cui la nostra unica certezza è quella di vivere un futuro in balia del precariato, dello sfruttamento, della disoccupazione, privi di qualsiasi diritto al reddito o alla casa, la nostra rotta mira verso la Global Revolution, intesa come unica soluzione per liberarci di questa esasperante e costanze situazione di disagio”.

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