Nuova Ostia, nella "palestra degli Spada" istituire servizi ai cittadini

Il welfare parallelo offerto dalle mafie, che si vede ad occhio nudo nella nostra città, è un fenomeno che non possiamo ignorare e con il quale ci dobbiamo confrontare. La lista dei servizi che offrono le mafie è molto lunga e sta dentro un sistema che cavalca e alimenta allo stesso tempo la crisi economica, sociale, morale, traendo profitti e connivenze.
Dobbiamo comprendere trasversalmente tutti e tutte - continua Possanzini nella sua disamina - che ogni volta che lo Stato fa un passo indietro, tentenna, lascia degli spazi vuoti, soprattutto nelle zone periferiche più abbandonate, le mafie avanzano, colmano quegli spazi e creano consenso sociale sostituendosi allo Stato. Dobbiamo riaccendere le luci in quel luogo, in quel quartiere. Quello spazio deve tornare ai cittadini, deve coinvolgere i cittadini, deve diventare un luogo di socialità e di aggregazione capace di riallacciare una connessione fra cittadini e Stato. Sarebbe opportuno coinvolgere proprio i residenti nella riqualificazione di quello spazio, accogliere idee e proposte magari con un bando specificamente studiato per quei locali, e stanziare nel più breve tempo possibile le risorse pubbliche necessarie per riaccendere le luci in quelle stanze, in quel quartiere.
Il Municipio convochi immediatamente un tavolo di confronto, con tutti gli attori istituzionali coinvolti, per costruire rapidamente un percorso che metta al centro la partecipazione dei cittadini nel rilancio dei locali dell'ex palestra Spada magari ribattezzando quel luogo dedicandolo a Peppino Impastato”.

