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Ostia, aperture spiagge libere, è scontro

Severe critiche di SI all'assessore Ieva sulle sue dichiarazioni in relazione alla futura prossima apertura delle spiagge. "Sarà il Governo a decidere il futuro delle spiagge. Secondo me, controllare gli accessi è più facile negli stabilimenti che sugli arenil

printDi :: 20 aprile 2020 15:08
Ostia, aperture spiagge libere, è scontro

(AGR) Apertura delle spiagge libere è botta e risposta tra i partiti. La politica si scontra a distanza sulle parole e su i "ma" ed i "se" del futuro prossimo monta la politica.  SI X Municipio, in particolare,  ha attaccato l’assessore ambiente Ieva per alcune dichiarazioni rilasciate ad un quotidiano nazionale sull’opportunità o meno di consentire l’accesso sugli arenili pubblici.

“Credo che se gli operatori economici hanno bisogno di lavorare, di ripartire pur con una serie di restrizioni, le spiagge libere al contrario non sono essenziali”aveva dichiarato Ieva, da cui, la severa “bacchettata” di Marco Possanzini: “ Queste sono le gravissime quanto superficiali dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Ieva durante una intervista ad un noto quotidiano. Gravi, in quanto sono un atto di resa senza condizioni agli interessi esclusivi dei Concessionari e superficiali perché ignorano il fatto che milioni di cittadini “premeranno” con forza sul litorale romano durante la prossima stagione estiva. E’ inaccettabile che un amministratore pubblico subordini i diritti dei cittadini, e cioè degli unici proprietari del mare e delle spiagge, agli interessi economici dei Concessionari”.

 
L’assessore Ieva si difende e chiarisce il suo pensiero: “L’attuale emergenza non è sufficiente ad alcuni politici a lasciare da parte le strumentalizzazioni sulle spiagge libere di Roma. Lo hanno sempre fatto e continuano a farlo nel mezzo di una pandemia. In riferimento alla mia intervista rilasciata al Corriere della Sera mi corre l'obbligo di precisare che sarà il Governo a decidere se aprire la stagione balneare e relative modalità (come dichiarato anche ad AGR), se lo farà ovviamente varrà sia per le spiagge libere sia per quelle in concessione, il X Municipio di Roma Capitale si organizzerà di conseguenza. Il mio ragionamento è stato più organico e ribadisco il mio pensiero che non è essenziale andare al mare nel pieno di una pandemia perché il rischio contagio è troppo elevato. Per me conta più la salute pubblica. Ho precisato inoltre che per gli operatori economici e i balneari è essenziale poter svolgere la loro attività. Controllare gli accessi e gli assembramenti negli stabilimenti è più semplice perché l'area è più circoscritta rispetto alle spiagge libere dove sarebbe necessario un dispiego notevole di forze dell'ordine da mettere in campo.

È evidente che se il Governo consentirà la fruizione delle spiagge dovrà essere garantito maggior personale delle Forze dell'ordine per controllare il rispetto di un eventuale Decreto per la fruizione degli arenili. È fondamentale, infine, per evitare esodi tra un luogo e l'altro, che i comuni costieri adottino ordinanze analoghe e si attengano scrupolosamente alle indicazioni del Governo”.

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